“Ho vissuto i Giochi di Parigi 2024 in modo molto intenso e mi sono tornate in mente molte cose della mia storia con i Giochi, questa particolare emozione. Tutto ciò ha plasmato il mio coinvolgimento, con una forte ambizione“. Così Martin Fourcade, in una lunga intervista a L’Equipe rilancia la propria forte candidatura per la presidenza del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici Invernali delle Alpi Francesi 2030.
Nonostante negli ultimi giorni si fossero fatte avanti alcune indiscrezioni secondo cui alcune frizioni con le Regioni avrebbero rallentato la corsa dell’ex biatleta francese verso la vetta delle Olimpiadi del 2030, ora le sue parole fugano ogni dubbio sulla sua decisa volontà nel proporsi nel ruolo che a Parigi 2024 è stato ricoperto con grande successo da Tony Estanguet. Lo fa a qualche ora dal meeting di Matignon – previsto proprio per la giornata di oggi – durante il quale saranno portate avanti discussioni riguardanti, tra le altre cose, anche la composizione del Comitato Organizzatore.
“Sento la responsabilità di sostenere questo progetto, di dare senso e sostanza a questo impegno”, ribadisce Fourcade. Il francese, la cui candidatura è stata recentemente caldeggiata anche dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron, esplora poi le motivazioni che lo portano a proporsi per questo importantissimo ruolo: “Non è un’ambizione personale quella per cui mi sto impegnando, ma collettiva. Ho curato il mio ego vincendo medaglie. […] Abbiamo un progetto che riunisce una serie di attori diversi, le due regioni, i partner economici, il CIO, gli atleti, le località turistiche, e ho l’impressione di sentire il sostegno di tutti questi soggetti”.
C’è spazio poi per affrontare anche il programma che Fourcade intende mettere in atto in caso di conferma in vetta al Comitato. Il francese dettaglia infatti le sue due principali priorità : “Ho due priorità. Mobilitare gli attori privati per garantire le risorse finanziarie. Avviare discussioni con i principali partner di Parigi 2024, che conosco bene per aver condiviso con loro l’avventura, è un compito che spetta al presidente del Comitato. La seconda priorità? Lavorare collettivamente per perfezionare il progetto e prendere le decisioni importanti con le parti interessate e un team di gestione che avrà le sue competenze”.
Interpellato invece sui diverbi con i presidenti di regione che sarebbero stati alla base del precedente passo indietro, Fourcade risponde in maniera più che serena: “Se sono preoccupato per il peso delle regioni nel futuro comitato organizzatore? Hanno fatto un lavoro notevole nella candidatura e hanno lottato duramente in un momento in cui non molti credevano nel progetto. Non sto pensando in termini di ‘andrò solo a certe condizioni’. Il mio desiderio è di essere ancorato in continuità con Parigi 2024, che ha funzionato nel migliore dei modi e che oggi non viene messa in discussione da nessuno”.
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