È in arrivo un lieto evento nel mondo del biathlon e dello sci nordico francese. Enora Latuilliere ed Antonin Guigonnat diventeranno genitori. A darne notizia è stata l’ex biatleta e fondista attraverso un messaggio apparso sul proprio profilo Instagram, nel quale ha annunciato che quella attualmente in corso sarà per loro l’ultima vacanza come coppia.
Latuilliere ha iniziato la sua carriera come biatleta, arrivando a gareggiare in Coppa del Mondo e ottenendo anche dei buoni risultati nel 2014/15, quando raccolse pure la sua prima e unica top ten. Poi i risultati non sono arrivati e di conseguenza è giunta la decisione di cimentarsi nello sci di fondo. Tante gare in OPA Cup, qualche apparizione in Coppa del Mondo, poi nella fase finale della carriera, a trent’anni, la scelta di gareggiare pure nelle lunghe distanze, prima del ritiro. Ora a 32 anni si prepara a una nuova e bellissima avventura.
Antonin Guigonnat sta invece preparando con grande attenzione e impegno la stagione 2024/25. A 33 anni ha l’obiettivo di restare in Coppa del Mondo, respingendo gli attacchi dei giovani atleti francesi pronti a subentrare. Se quattro sono già certi del posto in Coppa del Mondo per Kontiolahti (Fillon Maillet, Jacquelin, Perrot e Fabien Claude), altri, tra cui lo stesso Antonin Guigonnat, si giocheranno tutto a Idre il weekend precedente in IBU Cup. Sicuramente l’entusiasmo di questa bellissima notizia gli darà una spinta in più.
Biathlon – In attesa del lieto evento. Enora Latuilliere e Antonin Guigonnat diventeranno genitori.

Ti potrebbe interessare
Biathlon – I gruppi A e B maschili a Ruhpolding: Wierer e Giacomel si uniranno dopo il Loop One Festival
Settimane impegnative per gli atleti azzurri, che lavorano al massimo per prepararsi all’imminente stagione
Biathlon – Austria, Felix Leitner annuncia il ritiro
Meno di due mesi all’inizio della stagione agonistica e arriva quest’oggi l’annuncio di un ritiro
Biathlon – Dorothea Wierer all’IBU: “Chiudere la carriera ad Anterselva è emozionante e spaventoso, ma voglio godermela al massimo”
“È emozionante e spaventoso”. In una bella intervista all’IBU, Dorothea Wierer si apre alla