A Soelden lo scorso fine settimana, il brasiliano Lucas Pinheiro ha portato il paese sudamericano a un passo dal podio nella Coppa del Mondo di sci alpino, concludendo al quarto posto lo slalom gigante. Ovviamente, il nome completo è Lucas Pinheiro Braathen, che dopo aver già vinto cinque gare in Coppa del Mondo di sci alpino è rimasto fermo un anno per una lite con la federazione norvegese di sci. Così, grazie al passaporto della mamma brasiliana, il fuoriclasse norvegese ha ben pensato di fare da solo, abbandonare la Norvegia e gareggiare per il paese della mamma, a ritmo di samba.
Il suo caso, ma anche quello di Hirscher, tornato alle gare con i colori dell’Olanda, paese di origine della mamma, hanno fatto molto discutere.
Petter Northug non ha alcuna origine da questi paesi e nella sua carriera ha sempre rappresentato la sua nazionel, la Norvegia. E per essa sta cercando di impegnarsi al massimo cercando di qualificarsi addirittura per il Mondiale di Trondheim. Un’impresa quasi impossibile anche per un fuoriclasse come lui, visto che avrà 39 anni quando inizierà l’evento iridato.
Lo sanno anche i suoi colleghi, in particolare chi come Hans Christer Holund ha fatto parte della staffetta norvegese che ha vinto l’oro ai Mondiali del 2023 a Planica e ha smesso nonostante vi fosse alle porte il Mondiale casalingo. È proprio lui a tirare fuori l’esempio del Brasile: «Il problema, per come la vedo io, è che deve qualificarsi – ha affermato il campione del mondo della 50 km di Seefeld 2019 – se fosse andato a gareggiare per il Brasile, avrebbe potuto concentrarsi completamente sul Mondiale, preparandosi come voleva, e poi non mi sarei sorpreso se avesse fatto una prestazione molto buona. Il problema ora è che deve andare veloce a Beitostølen».
Insomma, la concorrenza in Norvegia è enorme e ogni atleta al via al Mondiale, ma anche tanti degli esclusi, hanno tutto per vincere una medaglia ai Mondiali. Il problema è riuscire a guadagnarsi il pettorale. Eppure Northug sembra non stia lasciando nulla al caso, come dimostra il video in cui tenta i cambi da team sprint con Klæbo. Averli in coppia in quella gara sarebbe un evento che avrebbe un peso mediatico enorme e probabilmente non cambierebbe l’esito della gara: oro. Il problema è riuscire a meritarsi quel posto, mettendosi dietro almeno altri quattro o cinque atleti.
Una cosa è certa, non avrebbe nemmeno avuto bisogno di rappresentare il Brasile, perché probabilmente Northug avrebbe il posto assicurato al Mondiale con qualsiasi altra nazione al via.
Sci di fondo – “Petter Northug? Se avesse scelto il Brasile avrebbe potuto pensare al Mondiale di Trondheim”
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