Il tracciato innevato di Sjusjøen, dove tra due weekend si terrà l’apertura della stagione norvegese di biathlon con il tradizionale Sesongstart, è in pieno fermento in questi giorni, affollato di atleti di Coppa del Mondo che stanno ritrovando poco a poco la neve in vista dell’inizio delle competizioni invernali.
Non solo i norvegesi, ma anche i nostri azzurri della squadra maschile – Tommaso Giacomel, Didier Bionaz, Lukas Hofer, Patrick Braunhofer, Elia Zeni, Daniele Cappellari – in compagnia di Dorothea Wierer, che hanno iniziato ieri il loro raduno sulle nevi della località norvegese che proseguirà fino al 18 novembre, ma anche la squadra maschile francese – composta da Eric Perrot , Quentin Fillon-Maillet , Fabien Claude , Oscar Lombardot – con Emilien Jacquelin già presente da qualche giorni in Scandinavia per lavorare sui suoi nuovi sci Madshus con cui ha iniziato una nuova collaborazione la scorsa primavera.
L’ultimo raduno stagione prima dell’inizio delle "ostilità" è forse il più importante, quello in cui quanto fatto nei mesi precedenti deve essere messo a punto ed emergere per poter essere pronti e al massimo quando si indosserà nuovamente il pettorale di gara e si ritroveranno i blocchi di partenza. "L’obiettivo è fare intensità piuttosto brevi per trovare il ritmo" spiega Simon Fourcade, tecnico dei Blues, a Nordic Magazine "Adesso c’è un po’ di eccitazione nel tornare sulla neve perché non l’abbiamo ancora fatto a differenza delle ragazze a Ramsau"
Tutti gli atleti, sia gli italiani che i francesi, a conclusione dei rispettivi collegiali saranno impegnati nelle gare del 16 e 17 novembre che si terranno sulle piste della contea dell’Innlandet.
"Abbiamo scelto di andare in Norvegia per partecipare alle gare con i migliori norvegesi e confrontarci prima della Coppa del Mondo per rafforzare la fiducia" spiega Fourcade, che precisa quanto sia importante conoscere il proprio livello prima che inizino le gare internazionali "Ciò darà loro il tempo di riorganizzarsi nel caso in cui le cose non siano come volevano. In ogni caso non arriveranno a Kontiolahti all’oscuro. Con quanto visto negli allenamenti e ad Arçon, penso che non dovremmo avere molto da invidiare ai norvegesi durante le gare di apertura".
Quel che è certo, è che le gare di Sjusjøen, anche se la posta in palio sarà nulla per gli atleti stranieri che vi parteciperanno, non sarà completamente priva di interesse, ma sarà un vero e proprio antipasto della Coppa del Mondo, visto che quasi tutti i contendenti ai titoli messi in palio nella stagione, saranno presenti e si potrà far salire i giri del proprio motore già prima dell’appuntamento di Kontiolahti fissato al 30 novembre.
Biathlon – Non solo l’Italia, anche i francesi in raduno sulle nevi di Sjusjøen. Simon Fourcade: “Non avremo molto da invidiare ai norvegesi nelle gare di apertura”
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