Una stagione da terzo posto nella classifica generale di Coppa del Mondo, con l’aggiunta di quattro ori (di cui 1 individuale) ai Mondiali. Il bilancio del 2024/25 di Julia Simon – se si considera l’effettivo numero di successi e obiettivi centrati – non può che essere positivo. Nonostante qualche inciampo e un inverno non completamente costante, la francese può comunque sorridere nel tirare le somme a freddo. “Sono molto soddisfatta di questo inverno e non ho rimpianti o frustrazioni”, confessa la transalpina in un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro. Sono tuttavia diverse le annotazioni che Simon fa a se stessa, parlando dei parziali che le sono mancati per poter ambire a obiettivi ancora più prestigiosi e tratteggiando i margini di miglioramento per la prossima stagione.
“La generale di Coppa del Mondo non era il mio obiettivo quest’inverno – ammette Julia Simon -. Fin dall’inizio della stagione, sentivo di non avere tutte le armi per lottare per la Sfera di Cristallo, soprattutto a livello mentale. Per giocarsi la vittoria, bisogna essere solidi in quell’area per tutta la stagione e per me non è stato così. Ho faticato durante la preparazione e, onestamente, non pensavo che avrei avuto una stagione così buona. Fisicamente non ero al massimo perché la mia preparazione è stata altalenante. Ho iniziato la stagione non al meglio e sapevo che avrei avuto bisogno di alcune gare per trovare il ritmo giusto. In seguito, ho avvertito una certa stanchezza mentale, che mi ha costretto a cambiare il mio modo di affrontare le cose”.
E in effetti la partenza della francese era stata un po’ in sordina, con un 31° e un 47° posto nelle prime due gare individuali di Kontiolahti, salvo poi rimettersi in carreggiata riuscendo a presentarsi con costanza – salvo alcuni piccoli blackout occasionali – tra le migliori in Coppa del Mondo.
Guardano avanti, l’obiettivo si chiama miglioramento e – lo dice una che è già nella top 10 all-time per medaglie d’oro complessive ai Mondiali – la speranza è quella di riuscire a crescere ulteriormente: “Spero di avere ancora un po’ di margine, soprattutto al poligono. Devo migliorare le mie statistiche di tiro, che quest’anno sono calate. Ho fatto cose molto buone e altre meno buone, e questo dipende anche dalla mia concentrazione e dal mio stato d’animo. Ho ancora molta strada da fare se voglio essere più costante nel tiro e non avere alti e bassi nel corso della stagione”. Crescita che, secondo Simon, passa anche da un consolidamento nelle prestazioni sugli sci, quest’anno non sempre eccezionali: “Fisicamente, probabilmente non sono lontana dal 100%, visto che si dice che le ragazze raggiungano la maturità in questo campo intorno ai 30 anni. Ma quest’anno non ha rispecchiato il mio reale livello sugli, sci perché ero sempre un po’ affaticata. Penso di poter sperare in qualcosa di più”.