Nella giornata di domenica scorsa – 4 maggio – l’attenzione del mondo dello sport (e non solo) si è rivolta all’iniziativa della Wings For Life Run, la più grande corsa benefica al mondo che in ogni parte del globo a riunito centinaia di migliaia di persone con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere a sostegno della ricerca scientifica per le cure delle lesioni al midollo spinale. Una bella iniziativa per cui anche l’IBU ha voluto impegnarsi, invitando tutti a “correre per chi non può farlo” con la dedica dell’edizione di quest’anno alla giovane biatleta polacca Milena Widlak, vittima di un grave incidente a febbraio. L’esito è stato decisamente positivo per la Biathlon Union, che gioisce ora per il successo dell’evento.
Nello specifico, fa sapere l’IBU, sono stati esattamente 8300 gli euro raccolti da atleti, membri degli staff e tifosi che si sono lanciati in questa nobile iniziativa, correndo per quasi 4mila chilometri complessivi (3814 esattamente). Soldi che sono il risultato dell’impegno di tutti e che l’IBU devolverà interamente alla ricerca, aggiungendo a questo introito – come gesto di ulteriore solidarietà verso la giovane polacca – anche quello delle multe accumulate durante la stagione 2024/25.
Molti gli atleti di spicco che hanno voluto prendere parte all’iniziativa nel mondo del biathlon: a partire da Dorothea Wierer, che già lo scorso anno aveva risposto presente, passando per Lukas Hofer, le sorelle Martina e Beatrice Trabucchi, il tecnico azzurro Jonne Kähkonen, le atlete di Coppa del Mondo Anna Gandler e Market Davidova e tanti altri generosi protagonisti.
Dalla sua parte, Milena Widlak ha voluto ringraziare di cuore per la vicinanza mostrata dall’IBU e dalla Biathlon Family non solo nei suoi confronti, ma nei confronti di tutti coloro che lottano con patologie e impedimenti fisici riconducibili a lesioni del midollo spinale. “Vorrei ringraziarvi sinceramente per aver partecipato alla campagna Wings For Life, per il vostro aiuto e per il vostro sostegno. Vi sono veramente grato”, fa sapere emozionata Widlak attraverso i canali dell’International Biathlon Union.