Le Federazioni europee (e non solo) stanno in questi giorni comunicando le scelte per la prossima stagione, quella olimpica, per le squadre nazionali, sia in termini di atleti che di scelte tecniche, confermando gli allenatori o apportando modifiche a seconda delle valutazioni fatte al termine della passata stagione.
Lavoro difficile da mettere in piedi però per una squadra in particolare, quella norvegese del salto con gli sci, che si trova ancora ad affrontare le conseguenze di quello che ormai è stato ribattezzato come lo “scandalo tute” che ha coinvolto la squadra scandinava in occasione dei Mondiali di Trondheim e per il quale è ancora in corso di svolgimento un’indagine indipendente da parte della Commissione Etica della FIS. Un’indagine che coinvolge non solo diversi atleti della Nazionale, per i quali è stata sollevata la sospensione nel periodo di stop delle gare, ma anche diversi tecnici della squadra, tra cui l’allenatore capo Magnus Brevig, l’assistente Thomas Lobben e il sarto Adrian Livelten, tutti ancora sospesi.
Il DS del salto per la Federazione norvegese di Sci (NSF) Jan-Erik Aalbu ha fatto sapere al quotidiano Dagbladet di aspettare notizie in merito alla sorte dei suoi “dipendenti” entro il 1° giugno prossimo, data entro la quale vorrebbe presentare le squadre per la prossima stagione e partire con la preparazione. “Non è necessario che tutto sia chiarito entro quella data, ma la mia testa vorrebbe che lo fosse” ha detto, sottolineando che la squadra si sta avviando verso un’importante stagione olimpica. Con un solo anno di contratto al momento della stipula lo scorso anno, Brevig aveva avuto però la certezza di una riconferma già quest’inverno, prima che lo scandalo esplodesse: ora, invece, la sua posizione e quella del resto dello staff è incerta. “Tuttavia, dubito che l’indagine sarà chiusa entro quella data” conclude Aalbu. Inoltre, quando Brevig è stato sospeso, il manager del salto norvegese Aalbu ha voluto che Bine Norcic guidasse temporaneamente la Nazionale, ma lo sloveno si è subito dimesso dopo il caos e ora è stato nominato allenatore della Svizzera e c’è grande incertezza su chi potrebbe allenare i ragazzi norvegesi per la prossima stagione: alcuni nomi sono in ballo, ma proprio per via della situazione ancora sospesa in FIS, la Federazione non può sbottonarsi.
Stando alle informazioni in possesso di Dagbladet, le indagini e l’emissione di un verdetto avranno tempi troppo prolungati per consentire ai tre membri dello staff tecnico sospesi di tornare già nella prossima stagione. Lo stesso Aalbu conferma di non avere notizie: “Non c’è nulla di nuovo sull’indagine, che da quello che sappiamo sta facendo il suo corso”. Una situazione che sta mettendo in subbuglio l’intera comunità del salto con gli sci, che sempre più fa notare come i regolamenti non siano più adeguati e che tutte le squadre, in diverso modo, sfruttino le falle per fare ricerca e sperimentazioni a proprio vantaggio.
A proposito di FIS, questa settimana a Villamoura, in Portogallo, si stanno svolgendo i Meeting primaverili, che si occuperanno non solo dei calendari a breve e lungo termine, ma anche e soprattutto delle proposte di modifica delle regole, cambiamenti tanto auspicati in questo particolare momento per la storia di questa disciplina nordica.