Dopo la settimana di allenamento in Val Martello, Lisa Vittozzi sta passando qualche giorno a casa prima di recarsi ad Anterselva per proseguire la sua preparazione, seguita dall’allenatore di tiro Edoardo Mezzaro e soprattutto da Alex Inderst, che prepara anche il programma della campionessa del CS Carabinieri.
«Era difficile immaginare che potesse tornare immediatamente con la squadra dopo il lungo periodo di stop e il poco allenamento – ha spiegato Inderst, anch’egli del CS Carabinieri, a Fondo Italia – aveva bisogno di un percorso a parte. Così il dt Klaus Höllrigl, la FISI e la stessa Lisa hanno scelto di comune accordo questa soluzione. Attorno a lei è stato creato questo gruppo che comprende me ed Edo (Mezzaro, ndr), per darle l’opportunità di rientrare al meglio».
Vittozzi seguirà un percorso particolare anche nella programmazione?
«È normale che sia così dopo un inverno in cui ha fatto poco o niente. Ha iniziato ad allenarsi già da un po’, lì ad Asti dove è andata per curare la schiena. È già sulla buona strada, ma non possiamo farle sostenere alti carichi di lavoro, bisogna fare le cose un po’ alla volta per riportarla poi a fare tutto come era abituata. Per questo avrà un programma preparato appositamente per lei, individualizzato al massimo».
Come sta?
«Adesso è guarita. Sulla carta può fare tutto, ma siamo ancora attenti a non esagerare, lavoriamo in sicurezza cercando di non farle svolgere esercizi troppo particolari in palestra. Lei fisicamente sta bene ed è tutto a posto. Ad Asti ha fatto un ottimo lavoro, è stata seguita bene e ha svolto tanta palestra per rafforzare muscolarmente quella zona. Ora è pronta a lavorare bene e sono convinto possa tornare al meglio, ma con pazienza».
Deve essere stato difficile per lei in inverno anche dal punto di vista mentale. Quanto la vede carica ora che il ritorno è vicino?
«Credo che in inverno abbia patito tanto l’impossibilità di gareggiare e difendere quanto aveva conquistato. Ma penso che a un certo punto si sia resa conto che forse non tutto è stato così negativo, che magari avesse anche bisogno di questo stop, di una piccola pausa. Ha quindi ritrovato le necessarie energie mentali e la voglia di allenarsi al meglio per mettersi in gioco. Adesso Lisa è ripartita bene, con la giusta motivazione e ha imparato di nuovo tanto dal suo fisico e penso che sappia gestire ancora meglio le pressioni. La vedo bene, anche se al momento è ancora un po’ insicura perché non sa a che punto si trova, non avendo avuto alcun confronto. È normale sia così. Quando faremo i primi test e vedrà i risultati, ritroverà poi ogni certezza».
Quanto sarà diversa la sua programmazione rispetto a quella della squadra?
«All’inizio abbastanza differente, altro motivo che ci ha spinto a creare questo gruppo personalizzato. Vittozzi svolgerà dei periodi di carico più corti, per poi aumentarli gradualmente. Contiamo poi di avvicinarla al carico vero da metà estate in poi. Con la squadra dovrebbe poi ritrovarsi a fine agosto o settembre. Adesso c’è in programma una settimana di carico ad Anterselva, poi recupero. All’inizio non faremo mai tre settimane di fila, ma blocchi corti, che diventeranno poi con il tempo sempre più lunghi e intensi. Lisa andrà anche a Ruhpolding e a Bessans dove troverà le compagne per qualche giorno. C’è in programma anche un viaggio per allenarsi in Norvegia, prima delle gare di Anterselva».
Nel programma sono previste quindi delle gare?
«Certamente faremo quelle di fine agosto ad Anterselva, poi si vedrà. In programma ci sono anche quelle di Monaco, nell’Opening IBU, che arriva prima del raduno di Vuokatti. Non abbiamo però ancora stabilito con certezza dove finalizzerà la preparazione su neve e se andrà quindi in Finlandia. Abbiamo diverse idee, anche per quanto riguarda la stagione invernale, ma prima concentriamoci settimana per settimana».
Per lei non sarà una stagione normale, perché tornerà dopo un anno di stop proprio a pochi mesi dalle Olimpiadi italiane.
«Siamo consapevoli che per lei sarà un inverno particolare. Per questo motivo vedremo se disputerà tutte le tappe della Coppa del Mondo. Stiamo valutando anche se saltare qualche tappa tra fine dicembre e inizio gennaio, per svolgere un paio di periodi di lavoro. Facendo tutta la stagione dopo il lungo stop, potrebbe poi essere difficile per lei trovare la piena forma per le Olimpiadi. Avendo vinto già la Coppa del Mondo, il suo grande obiettivo deve essere quell’evento lì».
Personalmente cosa significa per lei avere la responsabilità di allenare una campionessa come Vittozzi?
«Per me è una bellissima sfida, completamente nuova. Allenare un’atleta è diverso da guidare un gruppo intero. Lisa teneva tanto ci fossi. Per me è una cosa bellissima, si vede che ha fiducia nei miei confronti. Mi trovo benissimo anche con Edo (Edoardo Mezzaro, ndr), siamo in sintonia. Questi primi giorni di raduno sono andati benissimo, ci siamo anche divertiti. Essendo in pochi, è importante trovare subito l’amalgama e mantenere sempre l’umore alto. Certamente sono contento e motivato di poter allenare una delle atlete più forti al mondo».
Al termine della prossima stagione sarà felice se?
«Se Lisa Vittozzi sarà tornata ai livelli che aveva. Sono abbastanza convinto che ci riuscirà. Non parlo di risultati o medaglie, perché queste cose dipendono da tanti fattori, ma di riportarla nella miglior forma fisica. Sappiamo che se lei è al meglio, tutto è allora possibile».