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Salto con gli sci – La FIS inasprisce le sanzioni per le attrezzature irregolari: arrivano i cartellini gialli e rossi

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, martedì 3 giugno, una riunione digitale straordinaria del Comitato FIS per le attrezzature del salto con gli sci, in cui è stato deciso l’inasprimento delle sanzioni in caso di irregolarità nei materiali e l’implementazione di maggior staff di controllo durante le gare.
Questo è quanto ha raccontato ai media norvegesi Tom Hilde, rappresentante della Norvegia alla riunione. Secondo lui, la situazione delle tute è andata “sempre peggio” dopo i Campionati del Mondo. “Abbiamo visto tute che non avevamo mai visto prima” ha detto a Dagbladet.

La Federazione Internazionale di Sci, stando a quanto riportato da Hilde, è determinata a portare avanti una politica di tolleranza zero dopo quanto accaduto ai Mondiali e per questo ha introdotto un sistema di cartellini gialli e rossi.

Inoltre, durante le gare dovranno essere sempre presenti due ispettori per il controllo delle attrezzature, mentre finora c’è sempre stato un solo ispettore.
Uno è Mathias Hafele, che sarà responsabile delle procedure e della formazione degli altri ispettori e l’altro è Jürgen Winkler che ricoprirà il ruolo di responsabile FIS del controllo materiali in Coppa del Mondo occupato finora dal dimissionario Christian Kathol e avrà la responsabilità principale della Coppa del Mondo di salto con gli sci maschile.

Anche se la ricerca e lo sviluppo sulle attrezzature sono alla base dello sport e soprattutto del miglioramento dei record, Hilde ribadisce a Dagbladet, la volontà e la necessità di “procedure di controllo più rigide e di un organismo di controllo che faccia rispettare i regolamenti con maggiore fermezza. Le nazioni e il pubblico devono riconquistare la fiducia nella FIS. In breve, si tratta di questo”.

Nello specifico, un po’ come nel calcio e in altre discipline, alla prima infrazione si riceverà un’ammonizione, con un cartellino giallo; in caso di seconda squalifica, scatterà allora il cartellino rosso, a cui seguirà un stop di un weekend di Coppa del Mondo. “In questo modo si spera che tutti rispettino le regole” conclude Hilde “Per noi è molto positivo che la normativa sia più restrittiva e che ci siano linee guida più chiare. Non dovrebbe esserci spazio per interpretare i regolamenti a modo proprio. La cosa più importante è che tutti vengano trattati allo stesso modo in ogni momento.”

Jan-Erik Aalbu, direttore sportivo della Nazionale norvegese, coinvolta nello scandalo tute di Mondiali di Trondheim, ha commentato la notizia al quotidiano norvegese Nettavisen, affermando che un cartellino rosso non solo costerebbe all’atleta un weekend di Coppa del Mondo, ma andrà anche ad incidere sulla quota di partenti della nazione.

“Il tempo ci dirà se la FIS avrà un maggiore controllo sui test. Le nazioni devono potersi fidare che le procedure di test saranno migliori di quelle finora adottate. Dobbiamo poter confidare che tutte le nazioni siano trattate allo stesso modo.”

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