In un momento in cui in Italia la Nazionale di calcio è un argomento quanto mai delicato, anche in Polonia non mancano i grattacapi. I recenti sviluppi che hanno coinvolto il tecnico della nazionale polacca Michal Probierz e la stella della squadra Robert Lewandowski non passano infatti inosservati in patria, dove anche alcuni protagonisti del salto con gli sci hanno voluto dire la propria sul tema, dicendosi preoccupati per il destino della Polonia anche in ottica qualificazioni ai Mondiali del 2026.
L’episodio è quello delle accese polemiche che avevano accompagnato la scelta di Probierz, arrivata pochi giorni fa, di togliere a Lewandowski la fascia da capitano in favore del centrocampista dell’Inter Piotr Zielinski. Una decisione che non solo aveva scatenato l’ira di tifosi e appassionati polacchi, schieratisi in massa in difesa del centravanti più prolifico della storia della Polonia, ma aveva anche portato a una dura presa di posizione di Lewandowski, che si era rifiutato di giocare con la nazionale finché Probierz sarebbe stato al comando. Un’attesa che è durata ben poco, visto che – in seguito alla sconfitta per 2-1 con la Finlandia – Probierz ha poche ore fa rassegnato le dimissioni dall’incarico di ct. Una situazione che, se riportata al salto con gli sci, ricorda vagamente quella che aveva coinvolto recentemente il veterano di lungo corso Kamil Stoch e il tecnico (o meglio ex tecnico) Thomas Thurnbichler. Le frizioni tra i due avevano infatti portato Thurnbichler a operare diverse esclusioni di Stoch – e in particolare quella dai Mondiali di Trondheim 2025 – salvo poi giungere a fine anno lui stesso all’addio con la federazione polacca, unendosi alla squadra B della Germania.
Una querelle, quella legata al caso Lewandowski, che scatena reazioni varie in Polonia, che tirano in ballo anche atleti e tecnici del salto con gli sci, chiamati a dire la loro dal sito locale sportswinter.pl. Tra le dichiarazioni dei protagonisti del salto polacco, spicca la posizione dell’allenatore Maciej Maciusiak, che si dice preoccupato delle tensioni e della loro possibile ripercussione: “È difficile costruire qualcosa senza un’atmosfera positiva. Questa è la base di ogni successo. Se la squadra è divisa, è difficile parlare di progressi. Questo influisce non solo sul gioco, ma anche sull’intero ambiente”. Si allinea alle parole del tecnico anche Pawel Wasek, atleta emergente della compagine est-europea: “Ci sono alti e bassi nello sport, ma bisogna sostenersi a vicenda. Incrocio le dita affinché la squadra di calcio riesca a chiarirsi le idee e a rimettersi in carreggiata”. Si sofferma sulla situazione di Lewandowski invece Piotr Zyla, che dichiara: “Più scandali ci sono, più è difficile concentrarsi sulla partita. Spero solo che Robert continui a deliziarci con il suo gioco, perché è un giocatore che regala gioia ai tifosi ed è un motivo di orgoglio”.
