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Sci di fondo

Sci di fondo – Klæbo 8° nella corsa a Fredrikstad, vincono Amundsen e Sannes. Poi interviene sulle perdite di Trondheim: “Triste e scioccato”

La Norvegia dello sci di fondo si è riunita ieri – sabato 21 giugno – a Fredrikstad, dove si è concluso il terzo raduno stagionale della nazionale e dove i big si sono sfidati in una gara di corsa inserita nel programma dell’Idyll Festival. Un’occasione che, oltre a decretare i vincitori della “Idyll X Craft Run”, ha permesso a molti dei protagonisti del fondo norvegese di dire la loro a proposito delle recenti rivelazioni sulle perdite economiche dei Mondiali di Trondheim 2025.

Partendo dal risultato sportivo, al termine dei 4 km sulle strade di Fredrikstad a sorridere è stato Harald Østberg Amundsen, vincitore della gara maschile con il tempo di 11:53. Alle sue spalle spazio al giovane Andreas Fjorden Ree, giunto al traguardo con 8 secondi di ritardo dal vincitore della Coppa del Mondo 2023/24, mentre il terzo posto è andato a Simen Hegstad Krüger, staccato di 16 secondi da Amundsen. In classifica anche tanti altri interpreti del fondo norvegese, come Iver Tildheim Andersen (4°), Martin Løwstrøm Nyenget (5°), Johannes Høsflot Klæbo (8°), Jan Thomas Jenssen (9°), Oskar Opstad Vike (10°), Even Northug (12°) e Petter Northug (14°).

Per quanto riguarda la gara al femminile, sono state anche qui le fondiste a spadroneggiare, con Nora Sannes capace di mettersi davanti a tutte con un tempo finale di 12:58 e 1 minuto e 40 di vantaggio sulla specialista della disciplina Malin Solberg. Completa il podio la sciatrice della nazionale Lotta Udnes Weng a 1 e 52, mentre nei successivi piazzamenti si leggono i nomi di Margrethe Bergane (4ª), Ane Appelkvist Stenseth (5ª), ma anche l’allenatrice della nazionale Marit Bjørgen (6ª).

Nel dopo gara, consacrato ad alcune dimostrazioni aperte al pubblico, c’è stato anche il tempo per trattare temi di attualità, con alcuni dei protagonisti a disposizione dei media presenti a Fredrikstad. Inevitabile una domanda circa le recenti perdite economiche della società organizzatrice degli ultimi Mondiali di sci nordico, alla quale sono reclamati dai creditori 11 milioni di euro, di cui solo 7 sono al momento ritenuti legittimi dalla stessa società. Un dibattito su cui anche Klæbo – protagonista indiscusso dell’evento con 6 medaglie d’oro portate a casa – ha voluto dire la sua: “Penso che sia triste e scioccante che siamo finiti in questa situazione. I Mondiali sono stati un evento fantastico e tutti quelli che erano presenti ne sono usciti con belle sensazioni sul fatto che sia stato tutto ben riuscito. E poi finisce in questo modo”.

Ma Klæbo non si sofferma solo sul dispiacere per la difficile situazione, ma sottolinea le ricadute che le perdite potrebbero avere sul movimento e sullo sport giovanile: “È soprattutto un peccato per il futuro. I club e i volontari che hanno contribuito per creare un surplus che doveva essere restituito ai club e investito in nuovi eventi. Le conseguenze non riguardano solo la federazione di sci. Riguardano anche i club e il comitato regionale che hanno partecipato e investito tante risorse. Sono soprattutto loro quelli per cui mi dispiace di più”.

Duro anche il commento di Petter Northug, che attacca il comparto dirigenziale della Federazione Norvegese di Sci e della kermesse iridata: “Sono scioccato dai risultati che sono stati presentati. E poi si resta scioccati anche dopo, dal fatto che non ci sia una presa di posizione e che tutti si limitino a puntarsi il dito a vicenda. In questo momento la federazione sciistica è sul punto di cadere nel baratro, e non sembra esserci alcun leader che voglia affrontare la situazione. Nessuno sembra preoccuparsene. Purtroppo, è così che finisce. Ci sarebbe bisogno di fare pulizia, ma nessuno sembra disposto a farlo, ed è per questo che ci troviamo in questa situazione oggi”.

Parola infine anche a Marit Bjørgen, che si allinea al generale clima di insoddisfazione esprimendo preoccupazione in vista dei prossimi appuntamenti: “Dal punto di vista economico, colpisce tutti. Vedremo quanto saranno gravi le conseguenze. Per gli atleti che fanno parte della squadra élite, riusciamo a fare il nostro lavoro, ma la cosa triste sono i prossimi eventi. Avremo un campionato del mondo juniores l’anno prossimo e un campionato del mondo di sci alpino nel 2029, il che renderà le persone un po’ più restie a partecipare. Questo avrà delle conseguenze”.

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