“Affinché le Olimpiadi casalinghe del 2030 abbiano successo, servono medaglie”. Al congresso tenutosi venerdì e sabato a Marsiglia, la Federazione Francese di Sci (FFS) ha ribadito il suo impegno a eccellere in patria durante i Giochi Olimpici del 2030 nelle Alpi francesi.
Ad affermarlo è stato Edgar Grospiron, presidente della Cojop delle Alpi Francesi e campione olimpico di sci a gobbe ad Albertville 1992, durante il congresso della Federazione Francese di Sci (FFS) a Marsiglia, dove tutti gli stakeholder e gli organi decisionali sono stati invitati per un pomeriggio di discussioni.
Al di là di organizzare al meglio i Giochi Olimpici, l’obiettivo della Francia è primeggiare anche dal punto di vista sportivo. «Siamo ambiziosi – ha affermato Fabien Saguez, presidente e futuro capo missione della delegazione francese – saremo tra i principali vincitori di medaglie. La Francia deve finire tra le prime cinque nel medagliere, che dà priorità alle medaglie d’oro».
Come riportato dai colleghi di Ski Chrono / Le Dauphine, a quel punto Pierre Mignerey, il direttore tecnico nazionale, ha risposto sorridendo: «Almeno questo è chiaro».
Quest’ultimo ha aggiunto: «Chiaramente, oggi i nostri atleti guardano innanzitutto alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, ma naturalmente pensiamo già al 2030 e oltre».
Top five nel medagliere che la Francia non raggiunge da tempo, addirittura dalle Olimpiadi casalinghe di Grenoble del 1968, quando chiuse terza nel medagliere. Da allora, la Francia è giunta 7ª ad Albertville 1992, poi sesta a Salt Lake City 2002. Nelle ultime tre edizioni delle Olimpiadi, il contingente francese ha sempre concluso in top ten, due volte decimo (Sochi 2014 e Pechino 2022) e una volta nono (Pyeongchang 2018).
L’obiettivo top five è sicuramente ambizioso ma non impossibile per una nazione che appare in continua crescita e che sta già investendo tanto sull’aspetto sportivo, per arrivare tra quattro anni con una rosa di atleti altamente competitiva.