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Milano-Cortina 2026

Olimpiadi – Milano Cortina 2026, deficit di bilancio ma c’è fiducia nel rientro

Abbiamo parlato a lungo e ci saranno ancora altri capitoli ad aggiungersi alla storia dei Mondiali di Trondheim, e dal disastro finanziario che forse verrà evitato per il rotto della cuffia. Ma c’è un altro grande evento che tra meno di un anno si svolgerà nel nostro Paese e sarà per lo stesso motivo fonte di grande apprensione per i cittadini e le casse dello stato: i Giochi Olimpici Invernali del 2026.

La Fondazione Milano-Cortina, responsabile dell’organizzazione dell’evento, ha reso noto negli ultimi giorni il bilancio 2024, segnalando un significativo deficit patrimoniale di 150.308.080 Euro. Tuttavia, l’organizzazione, guidata dall’AD Andrea Varnier, rimane fiduciosa nella sua capacità di chiudere l’esperienza con i conti in pareggio. Secondo il bilancio approvato dal consiglio di amministrazione il 26 giugno scorso, il deficit “potrà essere recuperato attraverso le entrate previste nei prossimi due esercizi finanziari (2025 e 2026, ndr) e fino alla conclusione dei Giochi”.

Nonostante il deficit, del resto, già l’ultimo bilancio mostra alcuni segnali di miglioramento. La Fondazione ha chiuso l’esercizio con una perdita di 30,5 milioni di euro, in calo di circa il 9,5% rispetto all’anno precedente. Anche i ricavi hanno registrato una forte crescita, con un aumento del 184% e un totale di 76,142 milioni di euro.

Il numero di dipendenti è balzato da 281 a 394 nel corso dell’anno. I bilanci rivelano diversi dettagli interessanti dietro le quinte della preparazione dei Giochi. In particolare, la Torcia Olimpica e Paralimpica, soprannominata Essential per il suo stile minimalista, è stata progettata dallo Studio Carlo Ratti Associati, con Cavagna Group che si è occupato dell’ingegneria e della produzione. Il costo totale del progetto della torcia è stato di 644.217 euro. Ciò che pesa maggiormente sulle casse dell’organizzazione sono invece i costi del personale hanno registrato un forte aumento, con un’impennata del 55,8% a 23,4 milioni di euro.

Un elemento più complesso e di alto profilo dei Giochi è il progetto “Pisa” (Particularised services agreement), affidato all’azienza americana Deloitte, nato “dall’esigenza del mondo olimpico di dare maggiore efficienza agli investimenti necessari all’organizzazione delle singole Olimpiadi e Paralimpiadi attraverso una piattaforma tecnologica che possa essere utilizzata di volta in volta dai singoli comitati organizzatori dei Giochi”, ma attualmente oggetto di indagine da parte della Procura di Milano. Il progetto riguarda l’approvvigionamento di servizi digitali e, come si legge nel bilancio, fa parte di “un progetto globale più ampio, del valore complessivo di circa un miliardo di dollari (921 milioni di Euro)”, definito dal Comitato Olimpico Internazionale . Per la Fondazione, la sua quota di partecipazione al progetto è valutata in “circa 176 milioni di dollari (162 milioni di euro)”.

“I debiti della Fondazione nei confronti di Deloitte […] sono parzialmente compensati finanziariamente (per un importo contrattualmente concordato di circa 45 milioni di dollari (41,4 milioni di euro)) dalle fatture emesse dalla Fondazione al CIO, ai sensi del cosiddetto accordo di Programma TOP, per i contratti di sponsorizzazione globale firmati dal CIO con Deloitte USA”, specifica il rendiconto finanziario.

Il conto alla rovescia per le Olimpiadi tricolori prosegue, ma la fondazione, oltre a realizzare un evento di successo, con tutti i lavori ultimati nei tempi previsti e nel rispetto del budget, ora dovrà affrontare controlli sempre più rigorosi sulla sua gestione finanziaria e sulla trasparenza operativa.

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