La telenovela legata alla querelle finanziaria dei Mondiali di Trondheim sembra giungere a un epilogo positivo. Dalla Norvegia giungono infatti aggiornamenti che parlano di un accordo trovato tra la società organizzatrice dei Mondiali di Sci Nordico (la Trondheim 2025 AS) e i numerosi creditori con cui l’evento norvegese aveva contratto debiti importanti. Un vero e proprio crollo economico che ora sembra avviarsi lentamente verso un avvenire più sereno, grazie al raggiungimento di un’intesa fra le parti che evita così lo scenario della bancarotta.
“Il consiglio di amministrazione dei Mondiali di Sci Nordico – si legge in una nota pubblicata dalla testata norvegese VG – è sollevato di aver raggiunto un accordo con i creditori nella difficile situazione in cui versa. Ciò significa che possiamo concludere la procedura in modo ordinato ed evitare il fallimento dell’azienda”.
Nello specifico, la proposta avanzata dal sodalizio di Trondheim per trovare un punto d’incontro con i creditori prevedeva il rimborso del 100% delle somme dovute agli attori con un massimo di 40 mila corone norvegesi di credito, mentre per gli altri si offriva di coprire il 60% dell’ammontare, con pagamento in due tranche. Una proposta che ha accolto della quasi totalità dei creditori, mentre per un solo creditore si è dovuta trovare una soluzione alternativa. Pur avendo accettato formalmente la proposta avanzata dalla società organizzatrice, il creditore in questione avrebbe chiesto di saldare un ammontare maggiore; situazione che la Trondheim 2025 AS ha scelto di risolvere mettendo mano al portafoglio e – spiega la testata NRK – servendosi dei finanziamenti del Comune per evitare la bancarotta che il mancato accordo anche con un solo creditore avrebbe comportato.
Il rimborso dei creditori da parte della società organizzatrice dei Mondiali – che è detenuta per il 60% dalla Federazione Norvegese di Sci e in misura minore dal comprensorio sciistico Sør-Trøndelag (30%) e dal Comune di Trondheim (10%) – prenderà il via già domani, venerdì 18 luglio. Entro i primi giorni di agosto si prevede invece di saldare la parte restante prevista dall’accordo, chiudendo così il capitolo con un deficit finale di circa 37 milioni di corone (circa 3 milioni di euro).