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Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Dopo Razzoli nel 2010, Italia maschile senza ori. Da Ghiotto a Giacomel, ecco chi può rompere il tabù!

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Uomini alla riscossa? È quello che lo sport italiano si augura per le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. In campo maschile, infatti, l’Italia è ferma ancora all’oro di Giuliano Razzoli nello slalom speciale delle Olimpiadi di Vancouver 2010.

Il 27 febbraio 2010, quando l’Italia sembrava avviarsi a chiudere le Olimpiadi senza medaglie d’oro per la prima volta dai Giochi Olimpici di Lake Placid 1980, l’emiliano riuscì nell’impresa di conquistare il titolo olimpico nello slalom speciale.

Un risultato straordinario, che riportò l’Italia ai vertici della disciplina a distanza di 22 anni dal successo di Alberto Tomba sempre in Canada, a Calgary 1988.

Da allora, però, l’Italia maschile non è più riuscita a salire sul gradino più alto del podio. Se a Sochi 2014, quello che era l’incubo di Vancouver si materializzò con una Olimpiade chiusa senza ori, a Pyeongchang e Pechino a tenere alto l’onore azzurro ci hanno sempre pensato le donne.

In Corea del Sud a portare l’Italia sul gradino più alto del podio sono state Arianna Fontana (short track, 500 metri), Michela Moioli (snowboard cross), Sofia Goggia (sci alpino, discesa libera).  

A Pechino, uno dei due ori vinti dall’Italia lo ha conquistato sempre Arianna Fontana, ancora nei 500 metri dello short track. L’altro invece è anche un po’ maschile, in quanto è lo storico successo del doppio misto di Curling con Stefania Constantini e Amos Mosaner. Insomma, l’unico uomo azzurro a vincere un oro nelle ultime tre edizioni lo ha comunque fatto in compagnia di una donna.

Curiosamente sono stati pochi anche gli argenti maschili, tanto che tra Pyeongchang e Pechino ne sono arrivati appena 2, entrambi ottenuti da Federico Pellegrino nella sprint. Insomma proprio lo sci di fondo è stato lo sport capace di portare l’Italia più vicina alla medaglia d’oro olimpica in una gara esclusivamente maschile.

Diverso il discorso alle Olimpiadi Estive, dove a Tokyo 2020 furono ben 7 gli ori esclusivamente maschili e 2 quelli femminili, anche se poi la storia si è ribaltata a Parigi 2024 con ben 7 ori femminili e appena 3 maschili. Prima volta nella storia in cui ai Giochi Olimpici Estivi, l’Italia ha vinto più medaglie d’oro grazie alle donne che agli uomini.

A Milano-Cortina 2026, sperando ovviamente che le donne possano proseguire nel loro trend positivo e vincere anche di più, sono chiamati alla riscossa anche gli uomini.

Chi può farlo? Le speranze azzurre non mancano. Partiamo dal ghiaccio, in quanto nel pattinaggio di velocità su pista lunga l’Italia ha una delle sue carte più preziose, quel Davide Ghiotto che non smette mai di stupire ed è reduce da una stagione fenomenale. Sia sui 5000 che sui 10000 metri può regalare all’Italia grandi gioie. Senza dimenticare la gara a squadre maschile, che ha già regalato soddisfazioni nella passata stagione, anche perché un’altra bella carta azzurra è Davide Giovannini, che può essere poi protagonista nella mass start, oltre all’affidabile Malfatti.

Sul ghiaccio, ovviamente, si spera anche nello short track, in particolare con Pietro Sighel, secondo lo scorso anno nell’appuntamento pre olimpico a Milano sui 1000 metri, e la staffetta maschile, tornata anche al successo nella passata stagione.

Dal ghiaccio passiamo alla neve, dove l’Italia può puntare forte sullo snowboard alpino, nel quale ha letteralmente dominato la stagione. Al di là della Coppa del Mondo vinta da Maurizio Bormolini, nel gigante sono arrivati i successi di Roland Fischnaller, Daniele Bagozza ed Edwin Coratti. Attenzione anche a Gabriel Messner, Mirko Felicetti ed Aaron March.

A Livigno, oltre allo snowboard parallelo, l’Italia può sognare nello skicross, dove c’è un Simone Deromedis che nell’ultima stagione ha ottenuto ben tre vittorie e lottato fino all’ultima per la Coppa del Mondo. Attenzione anche al big air con Miro Tabanelli, che sogna una festa di famiglia assieme alla sorella Flora. Da seguire poi nel big air snowboard Ian Matteoli, altro giovane in rampa di lancio.

Nello sci alpino, la carta principale è sempre Dominik Paris, che a 36 anni è ritornato al successo in Coppa del Mondo sia in discesa che in super gigante nel finale della passata stagione.

Ovviamente c’è poi il biathlon, con uno degli atleti più attesi per i Giochi Olimpici e per la stagione 2025/26, Tommaso Giacomel. Il primierotto è stato capace lo scorso anno di ottenere il suo primo successo in occasione della mass start di Ruhpolding, ma soprattutto di avere una continuità da grande campione. Dopo il ritiro di Johannes Bø, il trono è vacante. Per il momento ci si è seduto Lægreid, ma Giacomel, insieme al francese Perrot è tra i seri candidati per impossessarsene. L’Italia non ha mai vinto un oro olimpico nel biathlon e sicuramente il trentino è la grande speranza in questo senso.

Naturalmente possono dire la loro anche Dominik Fischnaller nello slittino, oppure lo stesso Bagnis nello skeleton, sfruttando magari la pista di casa.

Nello sci di fondo si può sperare in un’impresa di Federico Pellegrino o della squadra azzurra. Certo, però, battere Klæbo e la Norvegia, sarà molto difficile, perché il Re è ancora ben saldo al suo trono.

Come può vedere, a Milano-Cortina 2026 sono tanti gli uomini che hanno tutti i mezzi per interrompere il tabù. E ce ne sono anche altri che possono fare quel passo in più proprio nella stagione olimpica.

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