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Salto con gli sci – La nuova vita di Maren Lundby: un nuovo sport e il lavoro al fianco delle giovani leve

Photo credits: Michele Dardanelli

Stella del salto con gli sci, dove ha portato a casa tutto quello che c’era in palio, dagli ori olimpici e mondiali, passando per la Coppa del Mondo, Maren Lundby ha una vita diversa, ben lontana da quella impegnativa – fisicamente e mentalmente – dell’atleta d’élite. I viaggi, gli allenamenti e tutte le attenzioni dallo stile, ai materiali fino ad arrivare all’ossessione per il peso, sono ormai lontani ricordi.

La 30enne ora ha un lavoro fisso, una nuova casa, un partner e un animale di compagnia. E un nuovo sport a cui dedicarsi, neanche a dirlo, con successo: il golf; l’idea di tornare al salto, che tra i Mondiali di Trondheim e le Olimpiadi l’aveva corteggiata, è passata.

“Va molto bene. È un po’ strano, ma in realtà è bello vivere una vita normale. Non lo facevo da quando ero una bambina” racconta a TV2 parlando della sua nuova routine.

Questa nuova vita “normale” la vede impiegata presso la Wang Toppidrett, una scuola sportiva in cui segue un progetto dedicato alle giovani atlete per aiutare ad accrescere le loro possibilità di riuscita nello sport d’élite. Non deve sorprendere visto che, da atleta, è stata una vera e propria pioniera e pasionaria del salto con gli sci femminile: il suo impegno nella rappresentanza dei diritti delle saltatrici, soprattutto in materia di controllo del peso, le è valso il premio di Atleta dell’anno al Gala dello Sport del 2024 e il Premio Peer Gynt. Ecco quindi che poter essere una guida e un sopporto per le giovani atlete l’appassiona e non poco, potendo anche avvicinarsi alla ricerca nello sport femminile, ambito in cui finora si è fatto ancora relativamente poco: “L’obiettivo è collaborare con le federazioni sportive su progetti per le ragazze. In passato sono state fatte poche ricerche sulle ragazze nello sport, ma ora si sta facendo molto. È importante far conoscere l’esperienza agli allenatori e alle ragazze”.

Una delle aree di interesse di questo progetto e l’allenamento della forza per le ragazze e su cui la scienza sportiva si sta concentrando moltissimo negli ultimi anni. “Quando ero giovane, le ragazze non dovevano fare esercizi di forza prima di aver completato la crescita. Ora è un’attività libera. Naturalmente la forza deve essere allenata in modo corretto, ma non è più detto che si debba essere adulti per iniziare a praticarla. Il che è importante per evitare infortuni”.

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