Rimangono accesi i riflettori sul caso legato all’incidente di Laura Dahlmeier, sorpresa da una frana mentre si trovava in Pakistan per una spedizione alpinistica sul Laila Peak, nella catena del Karakorum. Nella speranza di poter presto dare notizie più rassicuranti, intanto dalla Germania si viene a sapere che le ricerche sono da poco riprese via terra.
Come riportato dall’agenzia tedesca Deutsche Presse-Agentur (Dpa), un team di 6 esperti – composto da 4 alpinisti (3 statunitensi e 1 tedesco) e due accompagnatori locali – è ora dispiegato in due squadre sulla montagna. La scelta di proseguire le ricerche via terra senza l’ausilio dell’elicottero (che era stato fermato con l’arrivare del buono ieri sera) si lega alle difficili condizioni meteorologiche, con un forte vento che ha impedito questa mattina l’alzarsi del mezzo.
”Un’operazione di ricerca su terra è partita – spiega Faizullah Faraq, portavoce del governo del territorio del Gilgit-Baltistan – e due squadre stanno scalando la montagna dove la scalatrice è scomparsa”. L’obiettivo è quello di andare oltre le ricerche compiute con l’elicottero, attraverso le quali non era stato riscontrato “alcun segno di vita” nella zona dell’incidente, secondo quanto sostenuto da Karrar Haidri, vice presidente dell’Alpine Club of Pakistan, il quale sottolinea che “non c’è ancora chiarezza sulle sue condizioni. Ha riportato gravi ferite, ma ha con sé ossigeno”. Tra le ipotesi, quella che possa essere stata trascinata dentro a un crepaccio. “Gli scalatori sono persone forti e sanno come resistere in condizioni difficili”, ha poi aggiunto Haidri provando a esprimere speranza.
Inoltre, la stessa Dpa fa sapere che nei momenti successivi alla caduta della frana Dahlmeier sarebbe riuscita a stabilire un contatto con la sua compagna di spedizione Marina Eva Krauss, che si trovava più in basso di lei. Un contatto con il quale Dahlmeier avrebbe fatto sapere di essere ferita alla compagna e che dimostrerebbe che l’ex biatleta era in quel momento cosciente, dando una flebile speranza per le ricerche dell’ex biatleta, al netto del tanto tempo già trascorso dall’incidente che non gioca certo a favore di un esito positivo dell’operazione di salvataggio. Nel frattempo, la compagna di spedizione avrebbe invece trovato rifugio al campo base e sarebbe al sicuro.