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Biathlon – Gandler dal raduno in Val di Fiemme: “Non facile guardare gli altri dalla tv. Anterselva? Ci penso molto”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Il mondo del biathlon attende con impazienza il ritorno di Anna Gandler. Grande protagonista nel finale della stagione 2023/24 di Coppa del Mondo, nell’ultimo inverno la biatleta austriaca è stata pressoché un fantasma, a causa dei ripetuti e persistenti problemi fisici, che l’hanno portata anche ad alzare bandiera bianca chiudendo in anticipo la stagione. Ora, dopo aver finalmente ritrovato la nazionale durante il raduno in corso a Passo di Lavazé (Val di Fiemme), Gandler torna a parlare dei momenti di difficoltà, esprimendo ottimismo verso la prossima stagione.

Ben 4 virus in pochi mesi e una conseguente lotta continua tra la voglia di tornare a gareggiare e i segnali opposti del corpo, stremato dai malanni. Per Gandler il 2024/25 è stato un anno da dimenticare e infatti l’obiettivo dell’austriaca è proprio quello di voltare pagina al più presto: “Durante i campionati del mondo – spiega l’austriaca in un’intervista a Nordic Magazine ho avuto una grave influenza e sono dovuta andare in ospedale con 40°C di febbre. Poi non mi sono più sentita bene. Ho provato ad andare a Nove Mesto all’inizio di marzo, ma non riuscivo a dormire, è stato un vero disastro. Così ho interrotto la mia stagione prima di tutti gli altri per riposare bene e tornare in pista per la preparazione olimpica. È stata una buona decisione, ma accettarla non è stato facile. Sto cercando di mettere le cose in prospettiva: Franziska Press ha avuto la mia stessa situazione e ora ha vinto la Coppa del Mondo! Se ci è riuscita lei, perché non posso riuscirci io?”

Il lavoro è quindi ripreso gradualmente per Gandler, che soltanto pochi giorni fa è tornata ad allenarsi con la nazionale, dopo un primo periodo di preparazione prettamente individuale: “Mi sono riposata a lungo perché il mio corpo aveva bisogno di una pausa. È stato davvero un bene per me! Ho ricominciato ad allenarmi ad aprile, ma molto lentamente, al mio ritmo e senza fare troppa fatica in una volta sola per preservare il mio corpo. Fino ad ora non ho fatto parte della squadra austriaca. Ero da sola e a volte con Emilien (Claude, ndr). È la prima volta che mi alleno con l’Austria”.

Le sensazioni sembrano comunque andare nella direzione giusta, con l’atleta classe ’98 consapevole che serviranno sforzi importanti per provare a ritrovare la condizione migliore: “Sto seguendo il mio programma. Non ho fatto molta intensità, ma non è la cosa più importante al momento. Sono soddisfatta dell’allenamento svolto finora, al mio ritmo. Ho dovuto lavorare anche mentalmente, perché è stato difficile interrompere la stagione e guardare il biathlon in televisione. Non sono affatto spaventata, perché non credo che si debba esserlo. Faccio del mio meglio e o funziona o non funziona. La vita va avanti comunque. La vita va avanti a prescindere!”. Poi aggiunge: “Nelle ultime tre settimane posso dire di essermi sentita abbastanza bene, proprio come prima. Poi al momento siamo in altitudine, quindi non sono soddisfatta al 100% del funzionamento del mio corpo, ma spero di stare bene. Devo comunque stare attenta al mio corpo e non fare sciocchezze. […] Questa estate è già una buona notizia, perché l’anno scorso mi ero già ammalata due volte in questo periodo dell’anno”.

L’obiettivo, neanche a dirlo, sono ovviamente le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 ad Anterselva, che per Gandler – originaria del Tirolo – si svolgeranno a pochi chilometri da casa: “Non è lontano, quindi sarà quasi come se le Olimpiadi fossero a casa mia! Per me è stato un grande obiettivo personale per anni. È una grande motivazione, ma bisogna anche rimanere umili di fronte a questo grande obiettivo. Si tratta pur sempre di biathlon, dove bisogna sparare a cinque bersagli e sciare il più velocemente possibile. Non bisogna essere nervosi, ma ci sto pensando molto per arrivare ad Anterselva in buona forma”.

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