Il Summer Grand Prix di salto con gli sci si prepara a partire e tra gli atleti iscritti alla prima tappa, in scena il 9 e 10 agosto a Courchevel, spicca il ritorno dei big norvegesi, che torneranno a gareggiare dopo la squalifica che aveva caratterizzato il finale della scorsa stagione. In vista dell’appuntamento in terra francese, Marius Lindvik è tornato a parlare, rompendo un silenzio che durava da molto e che lo aveva portato a disertare una conferenza stampa solo qualche settimana fa.
Interpellato da TV2, il saltatore norvegese si dice contento di poter tornare a gareggiare, senza nascondere le difficoltà incontrate in quest’ultimo periodo, in attesa che la FIS completi le indagini ancorai in corso: “Sarà divertente fare di nuovo un viaggio con i ragazzi. È stata un’estate dura. Quindi sarà bello tornare alla normalità. È stato difficile. Forse l’inizio d’estate più difficile della mia carriera. Ho iniziato, ma è stata dura. So che il lavoro deve essere fatto, quindi finalmente ho iniziato”.
Tornare a parlare dello scandalo di Trondheim, che lo ha portato a perdere per squalifica l’oro mondiale su Large Hill, è per Lindvik uno sforzo assai impegnativo: “È una schifezza, davvero. Mi toglie un sacco di energia. Ogni volta che si presenta, mi succhia via tutta l’energia. Voglio solo andare avanti. Ora la situazione è un po’ migliorata, ma non mi piace molto parlare di cose che rubano energia. Preferisco pensare positivo”.
Poi l’attenzione si sposta sul tema dell’indagine FIS, circostanza che condiziona sicuramente il morale degli atleti, ancora in attesa di conoscere quali saranno gli esiti delle verifiche della Federazione e – soprattutto – se verranno adottate ulteriori misure nei confronti della nazionale norvegese: “Non ho idea di quando l’indagine sarà completata. Spero che non ci sia altro da aggiungere. Credo che siamo già stati puniti abbastanza. Non abbiamo ancora ricevuto risposta, ma ci siamo iscritti (alle gare di Courchevel, ndr). Quindi spero che vada tutto bene”.
Infine, c’è spazio per parlare ancora di Trondheim e delle altre medaglie portate a casa (2 ori e 1 bronzo), con Lindvik che non si astiene dal sottolineare che quanto successo nell’ultima gara non debba far dimenticare le indubbie qualità di atleta che possiede: “Se avevo mai visto la tuta modificata? No, l’hai vista prima dei Mondiali. Ero sul podio a Sapporo, quindi ero in ottima forma. Era assolutamente perfetto. Ho trovato la forma ideale 14 giorni prima dei Mondiali. La tendenza a dimenticare le altre medaglie? l’attenzione si concentra molto velocemente su altre cose. E si dimentica facilmente che ho effettivamente saltato bene”. Poi allontana lo spauracchio secondo cui anche l’oro su Normal Hill sarebbe in pericolo a seconda della direzione che prenderanno le indagini: “Se sono sicuro che conserverò le altre medaglie? Sì, lo sono”.