Gemellaggio inaspettato si è tenuto nei giorni scorsi a Predazzo, quando la Nazionale femminile di volley, in raduno di preparazione in Val di Fiemme in vista dell’appuntamento con i Campionati del Mondo, ha visitato stamane lo Stadio del Salto “Giuseppe Dal Ben”, che ha da poco inaugurato i trampolini olimpici dei prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e aperto l’impianto ai saltatori italiani e internazionali.
Teatro delle competizioni a cinque cerchi di salto speciale e combinata nordica il prossimo febbraio, i trampolini di Predazzo sono stati protagonisti di una giornata davvero speciale e, si spera, benaugurante: le campionesse olimpiche, di ritorno dal trionfo della VNL 2025, hanno visitato l’impianto, assistendo anche agli allenamenti dei loro “colleghi” azzurri di combinata nordica e salto femminile.
A fare gli onori di casa, per l’occasione sono stati Domenico Mariotti, Bryan Venturini, Eros Consolati e Martina Ambrosi hanno accolto con grande favore la presenza e la curiosità delle pallavoliste azzurre.
Le ragazze allenate da Julio Velasco sono state fino a venerdì 8 agosto al lavoro a Cavalese, presso il Palazzetto dello Sport Árpád Weisz dell’Istituto “La Rosa Bianca – Weisse Rose” di Cavalese e sono riuscite a ritagliare del tempo per conoscere un’altra realtà importante per lo sport italiano, e vedere da vicino, a pochi mesi dall’appuntamento olimpico, una disciplina poco conosciuta. Grande è stata la curiosità di Anna Danesi, Paola Egonu e compagne, che hanno mostrato interesse per i materiali delle tute, le metodologie di allenamento e tutti i dettagli tecnici che permettono agli atleti di atterrare salti da 100 e più metri.
Questa visita conferma ancora una volta la grande vocazione sportiva per la valle trentina, che non è solo culla naturale per gli sport invernali e in questi mesi si sta preparando a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che, tra Lago di Tesero e Predazzo, assegneranno i titoli di sci di fondo, salto e combinata nordica ed i titoli paralimpici di fondo e biathlon, ma si apre anche a discipline lontane dalla montagna come il volley, che ha trovato la sua “Casa” in Val di Fiemme da oltre 15 anni.