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Paralimpiadi – Mobilitazione in Francia per includere gli sport adattati ai Giochi del 2030

In Francia, la Federazione francese degli sport adattati (FFSA) ha avviato una campagna affinché anche gli atleti con disabilità intellettive possano partecipare alle Paralimpiadi del 2030 nelle Alpi Francesi, realizzando così dei Giochi veramente inclusivi. Per raccogliere supporto, è stato lanciato il sito www.jeux2030inclusifs.fr, dove è possibile firmare una petizione e conoscere meglio conoscere meglio l’iniziativa e gli sport adattati nel Paese d’Oltralpe.

In una dichiarazione presente sul sito, il presidente dell’FFSA, Marc Truffaut, e Sandrine Chaix, vicepresidente della Regione Rodano-Alpi, che ospiterà i Giochi del 2030, ricordano come tristemente è “dai Giochi di Nagano del 1998” che “nessun atleta con disabilità intellettiva e/o psicologica e/o con disturbi dello spettro autistico ha più gareggiato ai Giochi Paralimpici invernali”, benché le Paralimpiadi estive abbiano già reintegrato lo sport adattato “dal 2012, in tre discipline: atletica leggera, nuoto paralimpico e tennistavolo paralimpico.”

Perché non si riesce a fare lo stesso con le discipline invernali? Secondo i due firmatari, non esistono al momento grandi ostacoli: “Le discipline sono pronte, con regolamenti convalidati dalla Virtus e dalla FIS, le classificazioni sono stabilite nello sci alpino adattato e nello sci nordico paralimpico, i siti di gara sono accessibili, le infrastrutture sono conformi e i partner sono mobilitati”. Inoltre, per ciò che concerne la Francia nello specifico, negli ultimi anni il Paese si è mostrato già in grado di ospitare competizioni di queste discipline,

La Francia ha già dimostrato la sua capacità di ospitare queste competizioni: nel 2023, Vichy ha ospitato i Global Games, e quest’anno Thignes e Bessans hanno organizzato rispettivamente i campionati mondiali di parasci alpino adattato e di parasci nordico adattato a Bessans, sotto l’egida della Virtus, su piste omologate dalla Federazione Internazionale Sci (FIS).

Solo nella giornata di ieri, la petizione aveva raccolto già un migliaio di firme, tra cui quella di Marie-Amèlie Le Fur, presidente del Comitato paralimpico e sportivo francese, e quella di Clément Richard, tre volte campione del mondo in carica di parasci nordico adattato.

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