“È emozionante e spaventoso”. In una bella intervista all’IBU, Dorothea Wierer si apre alla vigilia di quella che sarà la sua ultima stagione agonistica, il finale di una storia bellissima che ha regalato a lei e a tutti i suoi tifosi fortissime emozioni.
Una carriera che si concluderà dove tutto è iniziato, nella sua Anterselva, con l’opportunità di una vita: disputare un’Olimpiade sulla pista dove è cresciuta. Con solito candido sorriso, al sito ufficiale dell’IBU l’azzurra ha descritto le proprie emozioni: «Non molti atleti hanno la possibilità di chiudere la propria carriera in un cerchio perfetto come questo, esattamente dove ho messo gli sci per la prima volta. È emozionante e spaventoso allo stesso tempo, ma il mio obiettivo è godermela al massimo, indipendentemente dal risultato».
Wierer ha quindi fatto il punto sulla sua preparazione, come fatto già a Fondo Italia sabato (clicca qui), per poi tornare a parlare del futuro, della vita che l’attenderà dopo il suo ritiro. «Ovviamente c’è sempre un senso latente di paura per quello che verrà dopo, perché so che è l’ultima volta e poi sarà finita. Ma penso che sia normale quando si affronta l’ignoto. Mi sento estremamente privilegiata ad avere così tante opzioni e numerose offerte e questo mi aiuta a mantenere la calma. Ma alla fine, un’atleta non sa mai veramente come sarà la vita reale dopo. Penso che dovrò viverla per saperlo».
L’azzurra ha quindi ammesso di essere sorpresa di aver proseguito fino a 35 anni. «Mi sono sempre detta che a 30 anni avrei finito, e invece eccomi qui. Credo che il motivo sia che la mia carriera è andata molto meglio di quanto avessi mai osato sognare. Non mi sono mai vista come una biatleta forte, quindi ho finito per vincere molto più di quanto pensassi possibile. Se rivedo qualche mia vittoria? Quando l’IBU condivide sui social media i contenuti dell’inseguimento di Anterselva 2020, riesco a rivivere le emozioni di quel giorno. Probabilmente è stata la gara più emozionante della mia vita e quando rivedo frammenti di quell’esperienza posso dirmi ‘Forse sono stata davvero una biatleta forte, dopotutto!’, perché dentro di me non me la sono mai sentita così».
Una campionessa che mancherà tantissimo, ma fortunatamanete c’è ancora una stagione per vederla in azione. Godiamoci quest’ultimo giro di danza.