Un’estate difficile, a causa di diferse malattie che l’hanno spesso fermata, costringendola a saltare competizioni e raduni. La preparazione alla stagione olimpica è stata fin qui molto complicata per Hanna Öberg, tanto che più volte i media svedesi hanno aggiornato sulle sue condizioni.
Ora è stata la stessa campionessa olimpica e mondiale a parlare, in un’intervista rilasciata all’Expressen, manifestando sicuramente il proprio dispiacere per come sono andate le cose fin qui, sommata a un po’ di preoccupazione. Eppure la campionessa svedese, non convocata per l’evento Loop One in programma nel weekend a Monaco di Baviera, vuole restare fiduciosa.
Problemi che, come ricordato dalla stessa Hanna Öberg, sono iniziati già in primavera, tanto da costringerla a saltare il raduno a Passo di Lavazè. «Ero molto malata e ho saltato il raduno in alta quota in Italia. Mi è sembrata la decisione giusta. Solo a cavallo tra maggio e giugno ho potuto iniziare ad allenarmi sul serio».
Peccato che una volta iniziato ad allenarsi più seriamente nel corso dell’estate, ecco che a settembre, quando all’inizio del raduno in quota in Francia, Öberg si è ammalata nuovamente ed è stata costretta a tornare in patria. Così, anche la scorsa settimana, quando a Östersund si sono svolte alcune competizioni nazionali, Hanna Öberg non era al via. È indietro con gli allenamenti e non è pronta a gareggiare. «È stato un po’ un disastro durante l’autunno, questo è certo. È sempre frustrante non riuscire a seguire il programma».
Nelle difficoltà, Hanna Öberg non nasconde che ci sono stati anche degli aspetti positivi, riferendosi al lavoro svolto con l’allenatore di tiro Jean-Marc Chabloz. «Il lavoro che abbiamo svolto insieme al poligono di tiro è stato molto buono. E sento di aver sviluppato un maggiore senso di sicurezza lì. È qualcosa su cui voglio continuare a lavorare anche in inverno. Direi che è principalmente nel tiro a terra che abbiamo trovato chiavi importanti. E penso che darà sicuramente dei risultati».
Un lavoro che in realtà era stato fatto per bene anche un anno fa: «Credo che anche l’estate scorsa avessimo fatto un buon lavoro.. Però, all’inizio della stagione mi portavo dietro molta incertezza legata alla mia forma fisica. Si è riversata nel tiro ed è diventata un’incertezza totale».
Un’esperienza che potrà tornare utile quest’anno. «Ora ho questa esperienza nel mio zaino e sarà ancora più importante portare gli aspetti positivi della preparazione nella stagione agonistica».
Hanna Öberg ha quindi spiegato su quali aspetti dovrebbe concentrarsi: «Non devo essere troppo maniaca del controllo, per esempio. Gran parte del problema è dovuto al fatto che voglio avere troppo controllo. Esagero e spesso finisco per creare un disastro. Magari a volte può accadere che ci sia vento e improvvisamente sento di dover fare qualcosa di diverso, invece di accettare semplicemente che ci sia un po’ di movimento e concentrarmi sulle cose semplici. Come un buon tiro».