Dopo aver annunciato il suo ritiro al termine della stagione 2024, il combinatista bolzanino delle Fiamme Oro Samuel Costa ha sorpreso molti tornando alle competizioni nella stagione olimpica in procinto di partire. Il 32enne azzurro, che ha debuttato in Coppa del Mondo in Val di Fiemme nel 2012 e ha festeggiato il suo primo podio individuale a Seefeld nel 2017, adesso punta ai prossimi Giochi Olimpici invernali casalinghi di Milano-Cortina 2026.
Con una mentalità rinnovata e anni di esperienza alle spalle, Costa è pronto a riprovarci. In questa lunga intervista rilasciata alla FIS, racconta cosa lo ha ispirato al suo ritorno, come si è evoluto lo sport e perché allontanarsi dai social media è stato un sollievo.
Hai concluso la tua carriera dopo la stagione 2024, ma hai deciso di tornare ora: cosa ti ha spinto a tornare e riprovarci?
“Sono tornato per due motivi: il primo è che le persone giuste nella mia vita sono riuscite a motivarmi e a convincermi che posso avere successo nello sport se ho la mentalità giusta. Il secondo è che, grazie agli Stati Uniti, ho finalmente capito l’immenso valore dei Giochi Olimpici, un aspetto che prima non ero mai riuscito a comprendere appieno”.
Dopo il tuo ultimo podio in Coppa del Mondo nel 2017, sei tornato alla vittoria quest’estate con la vittoria nella Sprint a Squadre a Chaux-Neuve. Quel momento ti ha confermato che il tuo ritorno è stata la decisione giusta?
“Sicuramente è stato un giorno davvero speciale poter finalmente vincere una competizione a livello internazionale e poterla condividere con Raffaele (Buzzi ndr). È stata una bella iniezione di fiducia, quindi in parte ha confermato che tornare è stata una buona decisione”.
Hai già gareggiato in due edizioni dei Giochi Olimpici, a Sochi 2014 e a Pechino 2022. Come ripensi a quelle esperienze e come influenzano la tua motivazione per Milano-Cortina 2026?
“I Giochi non sono mai stati un vero successo per me. È stata una bella esperienza, ma questo è tutto. Sochi è arrivata dopo un periodo di sovrallenamento o di allenamento sbagliato, mentre per quanto riguarda Pechino, ero tutto fuorché preparato (in termini di allenamento ndr) perché non mi aspettavo di gareggiare a causa di problemi con il mio stato vaccinale”.
Dalla tua prima partecipazione alla Coppa del Mondo nel 2012 al tuo ritorno attuale, come ritieni che lo sport, e tu come atleta, si siano evoluti nel corso degli anni?
“Il livello della Combinata Nordica è cambiato radicalmente. Lo sport sta diventando più professionale e bisogna fare molte cose nel modo giusto per avere successo. Anche l’importanza dell’attrezzatura sta diventando sempre più cruciale e le nazioni più piccole hanno difficoltà a tenere il passo. Per me personalmente, c’è stato un grande cambiamento. Se mi guardo indietro, mi rendo conto che ero una persona completamente diversa allora. Lo sport era la mia identità e, per questo motivo, era difficile avere una vita felice ed essere in totale pace, ma la passione per lo sport è rimasta la stessa”.
Molti atleti usano i social media per condividere il loro percorso, ma tu hai scelto di prenderti una pausa. Cosa ti ha spinto a prenderti questa pausa e come ti ha influenzato?
“È un sollievo non dovermi promuovere su Instagram. Creare contenuti e condividere la propria vita quotidiana richiede semplicemente troppo tempo ed energie. Il mio tempo e le mie energie sono così limitati che preferisco usarli altrove. I social media, però, sono un ottimo strumento per condividere i propri pensieri e la propria vita”.
La squadra italiana ha affrontato alcune stagioni difficili ultimamente. Essendo uno degli atleti più esperti, come vedi il tuo ruolo nell’aiutare la squadra ad andare avanti e a ritrovare lo slancio in vista dell’edizione casalinga dei Giochi Olimpici?
“Questa è una domanda difficile a cui rispondere, perché ogni atleta ha i suoi aspetti da migliorare, me compreso. Abbiamo una squadra fantastica e tutti stanno lavorando duramente per dare il meglio di sé. Lo staff è fantastico e ci fornisce tutti gli strumenti necessari per avere successo quest’anno. Non vedo l’ora di scoprire tutto ciò che abbiamo in serbo per questo inverno”.
