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Salto con gli sci – Norvegia, termina giovedì la squalifica di Forfang e Lindvik. Il DS Aalbu: “Ci lasceremo tutto alle spalle”

Credits: Michele Dardanelli

Questa settimana si chiuderà definitivamente uno degli scandali più rumorosi della storia del salto con gli sci, la scoperta di una manomissione dei materiali durante i Campionati del Mondo di Sci Nordico di Trondheim, lo scorso marzo, in occasione dell’ultima giornata di gare, nella gara maschile sul trampolino grandi.

Giovedì, infatti, Johann Andre Forfang e Marius Lindvik, ritenuti colpevoli di aver commesso il fatto, concluderanno il periodo di squalifica di tre mesi (dai quali sono stati dedotti i 18 giorni già scontati già a marzo) concordato con la FIS in un settlement agreement; un accordo che ha fatto molto discutere lo scorso agosto, dopo il grande clamore mediatico in cui si è trascinata la vicenda e soprattutto per le via delle tempistiche, che consentono ai norvegesi di essere regolarmente al via della stagione tra meno di un mese, a Lillehammer.

“Gli ultimi mesi sono stati duri e dolorosi. Non sarà tutto finito finché non saranno completate le sospensioni. Quando saranno completate giovedì, ci lasceremo tutto alle spalle” ha detto il direttore del salto norvegese Jan-Erik Aalbu in un’intervista a Dagbladet “spero che tutte le parti coinvolte possano farlo”.

I due atleti hanno riconosciuto le proprie responsabilità oggettive, vale a dire di non aver vigilato sull’operato del proprio staff e aver saltato così con tute non conformi al regolamento, pur non avendo effettuato in prima persona le manipolazioni. Secondo il responsabile del salto norvegese, però, i lunghi mesi di indagine hanno provato profondamente i suoi atleti, e l’accordo si è rivelato un vero e proprio sollievo.

“Ho notato una grande differenza in Johann e Marius. Prima, c’è stato un periodo difficile di sei mesi di indagini. Dal giorno in cui hanno raggiunto l’accordo, ho visto Marius rinascere. Di solito è tranquillo e calmo. Da allora è diventato un atleta completamente diverso” racconta Aalbu “Johann ha passato momenti molto difficili. È diventato papà. Ha costruito una casa. E ha avuto un padre che ha lottato contro il cancro. Quando è arrivata la decisione della FIS, credo che sia stato molto liberatorio.”

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