Tra 100 giorni, il mondo assisterà al – è il caso di dirlo – calcio di inizio delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 presso lo Stadio di San Siro, ma non solo: per la prima volta nella storia, i Giochi Olimpici non avranno il volto di una sola città, ma di due, e queste condivideranno gli oneri e gli onori con altre sei località italiane che le supporteranno nella realizzazione di un evento di grande portata: Anterselva, Bormio, Livigno, Predazzo, Tesero e Verona, ospiteranno la maggior parte dei quasi 3mila atleti previsti per le competizioni a cinque cerchi.

A 100 giorni dall’accensione dei due bracieri olimpici, l’Italia è pronta? Anche se il punto forte di questi giochi era la presenza massiccia di impianti di gare preesistenti, non sono mancati necessari lavori di ammodernamento e costruzione: in questo momento, secondo gli organizzatori, tutto procede nei tempi previsti; secondo i dati ufficiali dell’agosto 2025, circa il 90% dei siti di gara è completato. I restanti sono in fase di completamento, in particolare a Milano e Cortina.
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— Milano Cortina 2026 (@milanocortina26) October 29, 2025
Can you believe it? Just 100 days until the #MilanoCortina2026 Olympics!
Italy at the heart of the world, incredible athletes, and the adrenaline of winter sports!
Are you ready??
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In alcuni casi, però, gli impianti di gara sono stati temporaneamente riconvertiti per le Olimpiadi. È il caso del Forum di Assago a Milano, dove verranno assegnate le medaglie di short track e pattinaggio artistico. Sempre nel capoluogo meneghino, nuovi edifici come il PalaItalia Santa Giulia, che ospiterà numerose partite di hockey su ghiaccio, è in fase di completamento e potrebbe essere completato last minute: il test event è stato cancellato e la Federazione internazionale di hockey (IIHF) ha espresso preoccupazione per la situazione, chiedendo garanzie sui tempi di consegna.
Arrivano invece sorprese in positivo là dove c’era maggior preoccupazione da parte degli osservatori, vale a dire a Cortina d’Ampezzo, là dove si sta costruendo il nuovo sliding centre per le gare di slittino, bob e skeleton. Tempi serrati, costi elevati, dubbi sulla posizione e scarsa sostenibilità ambientale: il progetto nato e realizzato all’ombra di incessanti critiche e proteste, arrivando persino a considerare l’ipotesi di “delocalizzare” le gare all’estero. Tuttavia, fin dalla pre-omologazione del marzo 2025, il riscontro di atleti e tecnici è stato estremamente positivo e anche il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha espresso il suo entusiasmo a settembre, affermando che la pista aveva “superato le aspettative”. L’omologazione completa della pista, è ancora in corso, con il completamento dei lavori è previsto per i primi di novembre, seguito dalla consegna ufficiale al comitato organizzatore dei Giochi. In questi giorni, gli gli atleti internazionali stanno testando a fondo la pista per la prima volta.
Dal punto di vista degli eventi sportivi, il programma olimpico sarà pressoché invariato, con solo lo Sci alpinismo a fare il suo debutto olimpico sulle nevi di Bormio, dove verranno assegnate anche le medaglie di sci alpino maschile. In molti altri sport, le competizioni sono state aggiunte o eliminate con cura. Lo slittino presenterà per la prima volta una gara di doppio femminile, e le donne gareggeranno sul trampolino grande nel salto con gli sci per la prima volta alle Olimpiadi. Nuove anche la gara a squadre miste nello skeleton e le dual moguls nello sci freestyle, gara in parallelo rimossa invece dallo sci alpino.
La combinata nordica, infine, vedrà ancora escluse le donne dal programma olimpico, unica disciplina che ancora oggi rimane esclusivamente maschile.
