A meno di un mese dal via della stagione invernale, torniamo con la nostra rubrica “Lo sapevi che …?”, che tanto successo ha avuto in estate svelando curiosità, aneddoti e altre storie legate ai protagonisti delle discipline invernali e non solo.
Ci concentriamo oggi su colui che in questa stagione difenderà la Coppa del Mondo conquistata l’anno passato: Sturla Holm Lægreid. A Östersund, nella tappa che aprirà la Coppa del Mondo 2025/2026, il ventottenne di Baerum indosserà il pettorale giallo e rosso di vincitore della generale e della coppa di specialità individuale. E proprio dal rosso partiamo, per raccontare la storia che lega Sturla Holm Lægreid al club più titolato del calcio inglese, il Liverpool.
In occasione del Mondiale di Pokljuka 2021, quello della sua definitiva consacrazione tra gli atleti più competitivi e vincenti del circuito internazionale del biathlon, Lægreid parlò di colui che lo ha sempre ispirato, suo zio Frode Kippe, ex calciatore e bandiera del Lillestrøm, con ben 441 presenze nella massima divisione norvegese.
«Lui mi ha mostrato che era possibile diventare un atleta di alto livello – disse allora Lægreid in un’intervista a VG – ci ho sempre creduto e ho visto come ci è riuscito. Frode è stato una fonte d’ispirazione per me».
E lo zio di Sturla Lægreid ha avuto anche l’onore di indossare la maglia più gloriosa di Inghilterra, quella del Liverpool, seppur in Coppa di Lega, senza giocare quindi mai in Premier League. Kippe fu il secondo acquisto di Gerard Houllier, uno degli allenatori poi più amati dalla Kop, la famosa curva del Liverpool.
Kippe arrivò ai Reds dal Lillestrøm il 4 gennaio 1999, pochi giorni prima di compiere 21 anni, per 700 mila sterline. Oltre a giocare con l’Under 21 del Liverpool, Kippe venne mandato poi due volte in prestito allo Stoke City, in due occasioni, entrambe in League One (la Lega Pro inglese), vincendo anche il League Trophy.
Nel frattempo, però, Kippe ebbe anche modo di giocare due partite con la maglia del Liverpool, proprio ad Anfield. L’esordio avvenne il 21 settembre del 1999 nella sfida di Coppa di Lega contro l’Hull City. Era la sfida di ritorno, che i Reds vinsero 4-2 con doppietta anche di Karl-Heinz Riedle, che molti ricorderanno attaccante della Germania, ma anche di Lazio e soprattutto Borussia Dortmund, che portò alla vittoria della Champions League nel 1997. Quel giorno, seduto in panchina con Kippe vi era anche un giovane ancora diciannovenne, Steven Gerrard.
La seconda presenza arrivò sempre in Coppa di Lega nella stagione 2001/02, nel match casalingo contro il Grimsby Town. Kippe entrò dopo una ventina di minuti al posto di Vignal, che si ruppe la caviglia. Con lui in campo c’erano giocatori che hanno scritto pagine di storia del Liverpool, come Hyypia, Carragher, Smicer, Hamann, McAllister e Litmanen. E in panchina c’era un certo Jerzy Dudek, che i tifosi del Milan ricordano bene per la clamorosa finale di Istanbul 2005.
Quel giorno le cose andarono male, perché i Reds caddero clamorosamente ai supplementari, facendosi ribaltare con due gol arrivati negli ultimi 7 minuti. Fu l’ultima presenza di Kippe nel Liverpool.
Lo zio di Sturla tornò quindi in patria, al suo Lillestrøm, ne divenne il capitano e venne anche premiato come difensore norvegese dell’anno nel 2007. Diciassette anni consecutivi con la stessa squadra nella massima divisione norvegese, poi nel 2019 il ritiro a 41 anni, nell’anno in cui il club retrocesse in Seconda. Kippe divenne così allenatore delle squadre giovanili e in un momento di crisi della squadra maggiore, a causa dei tanti infortuni, tornò in campo a 42 anni per difendere i colori del club sempre con determinazione.
Proprio quella che ha ispirato Sturla Holm Lægreid, che grazie anche all’esempio dello zio è diventato una delle stelle del circuito internazionale.

