Le competizioni che si sono disputate a Geilo lo scorso weekend hanno chiuso la preparazione della squadra A maschile della nazionale di biathlon e ovviamente di Dorothea Wierer, che ormai da anni si allena con questo gruppo.
Tornato nella sua Val di Fiemme, Andrea Zattoni, allenatore della squadra maschile assieme a Fabio Cianciana, ha fatto il punto della situazione sulla squadra a meno di una settimana dalla partenza per Östersund, dove il prossimo 29 novembre scatterà la Coppa del Mondo 2025/26.
L’allenatore azzurro delle Fiamme Gialle è soddisfatto di come la scelta di svolgere l’ultimo raduno pre stagionale a Geilo si sia rivelata giusta.
«Il raduno è andato bene – ha detto a Fondo Italia – la pista era discreta nei primi giorni, in quanto il meteo non era stato dei migliori. Poi dal terzo giorno le condizioni sono migliorate e la pista è stata allungata a 3,5 km. Direi che quindi il raduno è andato bene, soprattutto se consideriamo che le condizioni di neve erano ben peggiori nel resto della Scandinavia e anche in centro Europa. Avevamo scelto Geilo perché sede del Sesongstart del biathlon norvegese, che per noi rappresenta sempre un bel confronto, trovando un campo partenti di alto livello. Siamo contenti della scelta fatta e per tutti noi è stata una scoperta, non essendo mai stati qui in precedenza».
Una bella impressione l’ha fatta Dorothea Wierer, giunta terza nella mass start domenicale, ma capace di mostrare un bel passo sugli sci nella sprint del sabato. «Doro ha fatto delle buone gare. Soprattutto la prestazione di sabato sugli sci è stata piuttosto solida. Ci aveva dato già degli ottimi segnali in allenamento, ma è sempre difficile da valutare a che punto sei quando ti alleni da sola. Però a casa lei utilizza tanto il tapis roulant, che è un indicatore abbastanza valido, perché avendo dei riferimenti degli allenamenti precedentemente svolti consente di capire se sei a buon punto».
A questo punto cosa aspettarsi da Wierer? «Da lei possiamo aspettarci sempre di tutto. Abbiamo visto che ha ancora le carte buone per fare prestazioni importanti. Dipenderà solo dal suo stato di salute e anche dal suo stato psico emotivo, perché ci ha dimostrato che quando è tranquilla può fare cose molto buone».
Come dichiarato da Inderst a Fondo Italia, per quanto riguarda Vittozzi è in programma un nuovo periodo di preparazione a cavallo tra dicembre e gennaio per salire di condizione in vista delle Olimpiadi. Wierer farà qualcosa di simile? Zattoni non si sbilancia: «Per quanto riguarda la preparazione invernale dobbiamo prima vedere come andrà nelle prime gare. Abbiamo alcune idee nel cassetto, ma le valuteremo con l’andare della stagione».
In buonissime condizioni sugli sci è apparso anche Tommaso Giacomel, che non è riuscito a raccogliere a causa di una brutta serie in piedi nella sprint di sabato. «Tommy sta bene fisicamente – ha detto l’allenatore azzurro delle Fiamme Gialle – sabato ha disputato una buona sprint. Il tiro in piedi non è ancora pulitissimo, ma nel corso soprattutto dell’ultimo raduno, anzi direi per tutta la seconda parte di preparazione, ha fatto vedere degli ottimi lavori al tiro. Siamo molto fiduciosi. Anche perché come tutti gli altri, noi non avevamo preparato queste gare. Penso quindi che sia un ottimo segnale vedergli fare delle prestazioni tanto buone sugli sci senza aver fatto una preparazione da gara»
Un buon passo lo si è visto anche da Bionaz, che ha avuto però diversi problemi al tiro. «Come Tommaso, anche Didier è stato autore di ottime prestazioni sugli sci. Con lui abbiamo fatto un percorso molto importante per riportarlo al suo livello al tiro. In allenamento molto spesso funziona, in gara probabilmente dobbiamo ancora sistemare qualcosina. Continueremo a lavorarci, perché lui è il primo motivato a farlo ed altrettanto lo siamo noi».
Degli altri azzurri presenti a Geilo, una buona impressione l’ha fatta Braunhofer. «Brauni ha fatto delle buone prestazioni sugli sci – ha detto Zattoni – peccato che sabato non sia stato preciso al tiro. È circa un mese che è in una buona condizione fisica. Lui ha investito molto per cercare di rendersi più costante durante le competizioni gestendo al meglio lo sforzo. Speriamo posa continuare così e farci vedere cose interessanti».
Più indietro a Geilo sono arrivati Cappellari e Zeni. «Cappe è stato un po’ sfortunato. Nei primi giorni di raduno non stava bene, poi si è ripreso e si è allenato bene. Purtroppo, però, non ha avuto modo di riscaldarsi bene prima delle gare e questo gli ha portato delle problematiche. Quando è costretto a scaldarsi velocemente, finisce sempre per fare fatica a livello muscolare, soprattutto ai tibiali. Elia, invece, ha goduto di un ottimo periodo di forma a metà ottobre. In Norvegia era un po’ sottotono, ma siamo convinti che possa farci vedere presto ciò che ha mostrato durante la preparazione e durante tante altre gare».
Assente a Geilo Lukas Hofer, che invece si è allenato a Idre dove era presente anche Lisa Vittozzi: «D’accordo con lui abbiamo deciso di mandarlo a Idre, essendosi già allenato con la Svezia in passato. Purtroppo nelle giornate di gara, per problemi vari, non ha potuto utilizzare buoni sci, quindi le gare non fanno molto testo. Aspettiamo di vederlo a Östersund».

