OESTERSUND – Dopo due stagioni difficili, ritrovare Dorothea Wierer brillante in avvio di Coppa del Mondo e sul podio in due gare consecutive è qualcosa che fa sicuramente bene alla squadra di biathlon italiana, soprattutto – anche se la stagione è ancora all’inizio – in vista dell’ultima sua danza, programmata per le gare olimpiche di Anterselva. E questa fiducia e positività si registra anche dalle parole della biathleta altoatesina, intervistata dall’inviato di Fondo Italia, Giorgio Capodaglio, dopo la premiazione della staffetta mista di quest’oggi, chiusa dall’Italia al secondo posto.
“Direi che possiamo essere soddisfatti, abbiamo iniziato molto bene. Oggi ho quasi rischiato il giro di penalità quindi non sono proprio soddisfatta di me, non se è stato per via del mal di schiena, ho patito un po’, soprattutto nell’ultimo giro ho avuto dei crampi, è una cosa che mi succede ogni tanto, però nonostante tutto è stata una gara decente” spiega l’atleta delle Fiamme Gialle, che però può trovare comunque segnali positivi dal tiro a terra, in cui ha sbaragliato la concorrenza con la sua velocità, quasi mandando in confusione le avversarie “A terra però ho sparato veloce, ero in fiducia, qualcosa che però mi è mancato in piedi.”
La sensazione che qualcosa di importante sia in ballo e che sia alla portata di mano, però, è palpabile, nonostante gli aspetti sicuramente ancora da limare dopo sole due giornate.
“È bello trovarsi davanti a giocarsi qualcosa, credo che faccia bene a tutti. È l’anno giusto, direi, stiamo ritrovando fiducia e quindi è una bella prova per la squadra. Certo abbiamo appena iniziato, quindi è ancora lunga ma cerchiamo di continuare così.”
Archiviate le staffette, tra due giorni sarà la volta delle gare individuali, per le quali l’azzurra non ha obiettivi se non quello di poter essere al meglio della forma.
“Prima di tutto cerco di risolvere il mal di schiena, che è la cosa che mi da più noia, quindi spero che il fisioterapista possa fare un miracolo perché per il resto fisicamente sto abbastanza bene. Non so cosa aspettarmi, cerco di concentrarmi e il risultato si vedrà poi dopo.”