Nessuna sorpresa, Johannes Dale-Skjevdal, partito con il pettorale 1, domina anche la seconda sprint di 10 km di IBU Cup ad Obertilliach! Il forte biathleta norvegese, che ha all’attivo diversi podi in coppa del mondo e medaglie mondiali, fa vedere a tutti, ancora una volta, di non c’entrare nulla con il contesto di gara cadetto. E’ incredibile come un atleta con il suo pedigree debba, continuamente e di anno in anno, dimostrare ad un livello più basso il proprio valore, seppur di fronte ad un’agguerritissima concorrenza interna in casa Norvegia. Il nativo di Lorenskog ha vinto oggi, nonostante un errore a terra, con un vantaggio di 13″. Buoni segnali in casa Italia, con due atleti nei primi 10.
Al secondo posto il francese Valentin Lejeune (0+0), autore di un’ottima prova, sicuramente per ora la migliore della sua giovane carriera. D’altronde i segnali positivi per lui erano già arrivati con il nono posto di giovedì. Al terzo posto un altro francese, il veterano Oscar Lombardot, anche lui con lo zero. In zona ceremony flower troviamo due tedeschi, il ventenne Leonhard Pfund (0+0), talento in forte ascesa e anch’egli al miglior risultato in carriera e l’esperto David Zobel, con un errore nella serie in piedi. Sesto posto infine per lo svedese Hennig Sjokvist (0+0).
Buona prestazione per la squadra italiana, che ne piazza due in top ten: il migliore è Nicola Romanin, bravo a trovare un importante zero al tiro e abbastanza solido sugli sci da terminare al settimo posto. Risultato in crescita per lui rispetto alla prima sprint. In chiave azzurra bei segnali anche da Christoph Pircher: il poliziotto classe 2003, partito col pettorale 68, è in crescita di condizione e chiude subito dietro Romanin, ottavo dopo una bella prestazione sugli sci, a pochi secondi dal compagno di squadra. Peccato per l’errore in piedi che non gli ha permesso di giocarsi il podio. Completano la top ten il giovane croato Matija Legovic e l’ucraino Taras Lesiuk.
Per quanto concerne gli altri azzurri ai nastri di partenza, ecco il piccolo exploit per Cesare Lozza: il classe 2004 friulano, solo 95esimo giovedì, partito col pettorale 116, volta pagina, chiude tutti i bersagli e con una buona prova anche sugli sci finisce al 27esimo posto. Trova un piazzamento in zona anche punti Marco Barale, 35esimo e protagonista di una gara discreta, solida al tiro, solo un po’ sporcata da un errore in piedi, ma non ancora abbastanza efficace sugli sci, dove paga quasi 2′ dal vincitore.
Prestazioni discrete, qualificazione per la pursuit raggiunta e tanta esperienza accumulata per gli altri due giovani Alex Perissutti e Davide Compagnoni, che chiudono rispettivamente al 44esimo e 58esimo posto, il primo con un solo errore, il secondo gravato da ben 3 sbagli, coronando una prestazione di squadra in generale molto positiva e densa di segnali incoraggianti.
E’ assolutamente da segnalare infine la prestazione del baby fenomeno lettone Rihard Lozbers, addirittura classe 2009 e appena sedicenne, che ha fatto segnare tempi sugli sci da far impallidire (terzo parziale) ed è stato al comando della gara nei vari intermedi fino al poligono in piedi, dove ha commesso tre errori, che comunque non gli hanno precluso un piazzamento finale da top 20. E’ molto probabile che sentiremo parlare ancora di lui nei prossimi anni.
Classifica finale, TOP 10
- Johannes Dale-Skjevdal (NOR) (1+0) 22’59.2
- Valentin Lejeune (FRA) (0+0) +13.2
- Oscar Lombardot (FRA) (0+0) +22.1
- Leonhard Pfund (GER) (0+0) +38.6
- David Zobel (GER) (0+1) +41.7
- Hennig Sjokvist (SVE) (0+0) +43.4
- Nicola Romanin (ITA) (0+0) +53.7
- Christoph Pircher (ITA) (0+1) +59.0
- Matija Legovic (CRO) (0+0) +1’01.5
- Taras Lesiuk (UKR) (0+0) +1’06.5
Gli altri italiani
27. Cesare Lozza (0+0) +1’34.1
35. Marco Barale (0+1) +1’51.1
44. Alex Perissutti (0+1) +2’01.7
58. Davide Compagnoni (2+1) +2’22.7
