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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Dominio totale della Svezia nella staffetta femminile di Hochfilzen. Italia lontana.

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Vittoria netta del quartetto svedese nella Staffetta femminile di Hochfilzen, Austria, con Ella Halvarsson, Anna Magnusson, Elvira Oeberg ed Hanna Oeberg. Secondo posto ad appannaggio della Norvegia, con Marthe Kraakstad Johansen, Ingrid Landmark Tandrevold, Karoline Knotten e Maren Hjelmeset Kirkeeide. Terza posizione per la Germania, con Anna Weidel, Julia Tannheimer, Janina Hettich-Walz e Vanessa Voigt.

Mai della partita la staffetta dell’Italia, con Hannah Auchentaller, Rebecca Passler, Samuela Comola e Lisa Vittozzi che chiudono in undicesima posizione.

Gara che si apre con Ella Halvarsson che fa corsa dura sin dal primo giro e va in fuga, supportata anche da materiali competitivi; nessuna delle altre atlete riesce a seguirla, arrivando al poligono con oltre 6 secondi di vantaggio sulla concorrenza. Tuttavia, la svedese manca un bersaglio nel tiro a terra col caricatore, poi coperto con la ricarica, e viene raggiunta da Gandler, che non sbaglia. Pulita anche Bened per la Francia, che esce in terza posizione. In difficoltà Auchentaller per l’Italia, che deve impiegare anche tutte le 3 ricariche per coprire i bersagli e si ritrova a 30 secondi dalla testa. Nel secondo poligono, Halvarsson è più rapida nel coprire i bersagli rispetto a Gandler (entrambe impiegano una ricarica) e la distanzia, lanciandosi in fuga nel terzo giro con oltre 10 secondi di vantaggio sulla austriaca. Seguono Germania, Stati Uniti ed Ucraina, mentre Bened per la Francia perde terreno con 2 ricariche impiegate nel tiro in piedi e limitando la perdita di distacco nell’ultimo giro a 20 secondi. Altre 3 ricariche usate da Auchentaller nel tiro in piedi, scivolando in 18° posizione con oltre un minuto e mezzo di distacco dalla testa della corsa.

Ad inizio seconda frazione, Magnusson allunga a 15 secondi il suo vantaggio sul folto gruppo di inseguitrici, che si è ricompattato alle sue spalle, nel corso della prima tornata. Col 5/5 al tiro, il margine si dilata ulteriormente a 22 secondi sulla canadese Moser, che non sbaglia a terra ed esce dal 3° poligono in seconda posizione con l’Estonia terza. Italia con Rebecca Passler sempre 18°, scesa a 2 minuti di distacco e con una ricarica impiegata nel tiro a terra. Nella seconda tornata, alle spalle di Magnusson c’è Julia Tannheimer a fare la voce grossa nel gruppetto delle inseguitrici, portandosi al secondo posto ed allungando il plotone. Nel tiro in piedi Magnusson, pur dovendo impiegare una ricarica, consolida il proprio margine di 20 secondi sulle inseguitrici poiché anche dietro di lei si sono rese necessarie le ricariche ed incrementando a quasi 30 secondi il vantaggio al cambio. Alla fine, ad uscire in seconda posizione dal poligono è l’Estonia con Regina Ermits, seguita da Tannheimer; più distanti Andexer e Tandrevold. Disastro Francia, con Richard che conclude la propria frazione con 50 secondi di svantaggio dal podio dopo aver dovuto percorrere un giro di penalità dopo il tiro in piedi. Passler è rapida nel coprire i bersagli e nell’impiegare una ricarica e guadagna 2 posizioni, portandosi in 16° piazza con un distacco comunque di 2 minuti e 30 secondi.

Il vantaggio della Svezia continua a crescere all’inizio della terza frazione, con le inseguitrici dal secondo al sesto posto che si ricompattano ad oltre 40 secondi di distacco dalla testa. Nessun problema nella prima sessione di tiro per Elvira Oeberg (SWE), in totale controllo, con anche Knotten (NOR) ed Hettich (GER) senza errori, che si portano in posizione da podio, con Juppe (AUT) poco distante che si accoda nella seconda tornata. Proseguono le difficoltà della Francia, con Braisaz che deve impiegare le ricariche per coprire tutti i bersagli e si ritrova in 12° posizione con quasi 2 minuti di svantaggio. Una ricarica impiegata nel tiro in piedi da Elvira Oeberg non le impedisce di mantiene comunque 40 secondi di vantaggio su Knotten, anche lei costretta ad impiegare una ricarica. Bellissimo il 5/5 della veterana Kuzmina, che silenziosamente porta la Slovacchia al terzo posto, con la Germania a seguire in quarta posizione (cambierà poi in terza) con Hettich che ha dovuto impiegare due ricariche, mentre Juppe va in difficoltà e perde terreno. Comola impiega 4 ricariche, due per ogni poligono, e termina la frazione in 16° posto con quasi 4 minuti di distacco dalla testa.

Concede due ricariche nel tiro a terra Hanna Oeberg, dopo aver comunque spinto nel primo giro ed aver ampliato il gap su Kirkeeide, la più diretta inseguitrice. Un errore anche per la norvegese, a 50 secondi di distacco, mentre si avvicina Voigt (GER) al terzo posto. Per il quarto posto, Remenova (SVK) concede 2 errori e viene riavvicinata da Minkkinen (FIN). Nel tiro in piedi, nessuna sorpresa in negativo per Hanna Oeberg, che si limita a concedere una ricarica, ma con ampio vantaggio può festeggiare la vittoria, la seconda dell’anno solare per le scandinave dopo quella ottenuta ad Anterselva in data 26 gennaio su quelle che saranno, nel mese di febbraio, le nevi olimpiche. Complessivamente, la Svezia vince non solo per aver messo in atto un passo sugli sci insostenibile per tutte le altre nazioni, ma anche per la precisione al tiro, risultando la staffetta con meno bersagli mancati in totale, con sole 6 ricariche utilizzate.

Nella lotta per le restanti posizioni del Podio, Kirkeeide è costretta ad utilizzare 2 ricariche, ma con dei buoni tempi di rilascio dei colpi conserva comodamente la seconda posizione, mentre Vanessa Voigt, senza sbagliare anche nel tiro in piedi, regala al settore femminile della Germania il primo podio in questa stagione, resistendo al tentativo di assalto nel finale di Minkkinen, che con la sua Finlandia deve accontentarsi di un comunque positivo quarto posto. Quinto posto per una coriacea Slovacchia, mentre solo sesta la vincitrice della prima staffetta della stagione e favorita d’obbligo della vigilia, la Francia, con Jeanmonnot che nel finale sopravanza Davidova, che porta la Repubblica Ceca al settimo posto. Vittozzi si rende protagonista di due poligoni rapidissimi e senza errori, rispettivamente da 23 e 21 secondi, che portano in conclusione l’Italia in 11° posizione. Giornata non semplice per le nostre porta colori, mai realmente in partita sin dalla prima frazione, in cui il guizzo finale di Lisa lascia comunque ben sperare in vista dell’inseguimento di domani, specialmente in termini di sensazioni al tiro. Certamente, ci sarà per tutte modo di rifarsi e di dimostrare il proprio valore di squadra.

CLASSIFICA FINALE

  1. Svezia (E. Halvarsson/A. Magnusson/E. Oeberg/H. Oeberg) 1:06:52.4 (0+7)
  2. Norvegia (M. Johansen/I. Tandrevold/ K. Knotten/M. Kirkeeide) +40.3 (0+9)
  3. Germania (A. Weidel/J. Tannheimer/J. Hettich-Walz/V. Voiget) +51.3 (0+8)
  4. Finlandia (I. Hamalainen/S. Leinamo/ V. Lehtonen/S. Minkkinen) +1:01.8 (0+9)
  5. Slovacchia (E. Kapustova/P. Batovska-Fialkova/A. Kuzmina/M. Remenova) +1:18.4 (0+8)
  6. Francia (C. Bened/J. Richard/J. Braisaz-Bouchet/L. Jeanmonnot) +1:31.7 (1+10)
  7. Repubblica Ceca (J. Jislova/L. Charvatova/T. Vobornikova/M. Davidova) +1:35.6 (0+9)
  8. Austria (A. Gandler/A. Andexer/A. Juppe/ L. Hauser) +2:31.9 (2+13)
  9. Svizzera (L. Haecki-Gross/L. Meier/A. Gasparin/A. Baserga) +3:01.5 (0+10)
  10. Ucraina (O. Merkushyna/K. Dmytrenko/D. Chalyk/ A. Merkushyna) +3:44.2 (0+12)
  11. Italia (H. Auchentaller/R. Passler/S. Comola/L. Vittozzi) +3:56.9 (0+12)

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