È orgoglioso Andrea Zattoni dopo il secondo podio stagionale di Dorothea Wierer. L’allenatore trentino segue la campionessa di Anterselva ormai da anni, creando con lei un rapporto consolidato che si è da subito dimostrato vincente.
Eppure dopo tanti anni, nelle prime uscite dell’ultima stagione nella sua carriera, Dorothea Wierer riesce in qualche modo a stupire anche l’allenatore trentino, riuscendo a cogliere risultati importanti nonostante un problema alla schiena che si porta dietro ormai da settimane.
«Sono sorpreso anch’io – ha ammesso Zattoni a Fondo Italia – perché Wierer è arrivata a questa gara dopo un periodo non bello dal punto di vista fisico. Nelle ultime settimane stava faticando un po’ a causa delle problematiche alla schiena. Inoltre, quando ciò accade per una situazione che è difficile da controllare, seppur dottori e fisioterapisti stiano lavorando tantissimo per lei, l’atleta rischia anche di spendere tanta energia mentale su questa situazione. Quindi è una cosa che va a gravare il tutto ancora di più. Per questo motivo, vederla li davanti con continuità dà ancora più soddisfazione, dimostra che lei è completamente concentrata e sta credendo fortemente nel processo che abbiamo messo a punto insieme. Inoltre, da più di un anno non saliva sul podio, ora lo ha fatto due volte in gare individuali in tre settimane, sfiorandone anche un altro la settimana scorsa. Quest’anno Doro ha anche ritrovato fiducia al tiro, che è una cosa molto positiva per lei, come si sta vedendo».
Zattoni ha solo parole al miele quando gli chiediamo cosa significhi per lui allenare un’atleta come Wierer: «Potrei dire tante cose. È l’ottava stagione che facciamo insieme. Mi ha dato tantissime sodidsfazioni come atleta e persona. Abbiamo un bellissimo rapporto, anche se avendo due caratteri forti ogni tanto litighiamo (ride, ndr). Quando c’è da lavorare non si tira mai indietro, anzi piuttosto bisogna frenarla. Inoltre è un’alteta che si fida molto di chi lavora con lei. Ciò avvalora il rapporto tra tecnico e atleta, perché se c’è fiducia le cose funzionano molto meglio».


