Una giornata storica per la Norvegia del salto con gli sci, quella che ieri – domenica 2 marzo – ha visto andare in scena la gara individuale maschile su Normal Hill HS102, valida per l’assegnazione delle medaglie dei Campionati Mondiali di salto con gli sci di Trondheim. Sul trampolino di casa, a festeggiare è stato a sorpresa Marius Lindvik, protagonista di una prova che gli ha permesso di completare il terzetto di successi riuscendo a laurearsi Campione del Mondo, aggiungendo il titolo in bacheca assieme a quello di Campione Olimpico di Pechino 2022 e quello di Campione del Mondo di volo di Vikersund 2022. Una vittoria che lo stesso Lindvik celebra ai microfoni di NRK a pochi minuti dalla vittoria.
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“Assolutamente incredibile – ammette Lindvik -. Ho faticato molto per riuscire a fare i salti migliori in gara, quindi è fantastico riuscirci ora. Ho eseguito i due migliori salti che abbia mai fatto in tutta la stagione. Sono impressionato da me stesso e da ciò che riesco a fare nei momenti più importanti“. E in effetti il recente passato di Lindvik non parlava di successi e feeling con il trampolino, bensì di un periodo di difficoltà che lo aveva accompagnato per gran parte dell’inverno. Dopo aver dominato le tre gare del Summer Grand Prix a cui aveva preso parte nella pre season tra Wisla e Klingenthal, il norvegese aveva dovuto far fronte a un inizio di inverno complesso, non riuscendo mai ad entrare nemmeno in top 5 in Coppa del Mondo fino alla tappa di Lake Placid di inizio febbraio. Da lì, dove Lindvik era stato in grado di strappare un 4° posto, sensazioni in crescita poi riconfermate anche a Sapporo, dove il norvegese aveva centrato il primo podio stagionale sul Large Hill HS137 giapponese, nell’ultima gara pre Mondiali. Una preparazione finalizzata al meglio a Trondheim, dove Lindvik è riuscito a raggiungere il gradino più alto, lasciandosi alle spalle tutte le difficoltà.
A celebrare la sua vittoria – che tra l’altro è arrivata stabilendo il record del trampolino piccolo di Trondheim (108 m) nel primo salto di gara – è anche il papà Trond Lindvik, che sottolinea: “Di nuovo oro. “Non ci avrei creduto solo poche settimane fa. Ha iniziato molto bene questo autunno. Ha vinto tutto, davvero, quindi ho pensato che sarebbe stata la stagione migliore di sempre. Poi ha iniziato ad avere sempre più problemi, è dovuto tornare ai vecchi sci, ai vecchi scarponi e cambiare tutto l’equipaggiamento. E’ riuscito gradualmente a rimettersi in forma e lo ha fatto proprio al momento giusto”. Un percorso di crescita, nel quale anche la figura del padre Trond ha rappresentato un sostegno fondamentale per Lindvik: “Senza di lui non sarei qui oggi”, il tributo del campione del mondo nei confronti del papà.
