A Frassinoro, in provincia di Modena, parte oggi la preparazione del gruppo A della nazionale femminile di biathlon. Presenti cinque atlete: Hannah Auchentaller, Samuela Comola, Michela Carrara, Rebecca Passler e la new entry Martina Trabucchi, che è reduce da un anno intero in Coppa del Mondo.
Assente, come noto, Lisa Vittozzi, che si allena da sola, seguita da Alex Inderst ed Edoardo Mezzaro, con l’intento di riaggregarsi forse al gruppo più avanti nella preparazione.
In Emilia Romagna, quindi, assieme all’allenatore di tiro Jonne Kähkönen, tornato ieri dalla sua Finlandia, è presente Mirco Romanin, da quest’anno allenatore responsabile del gruppo femminile.
Nell’intervista rilasciata a Fondo Italia ad inizio raduno, l’allenatore di Forni Avoltri parla anche di questo nuovo ruolo e delle sue aspettative dalle cinque atlete azzurre che allena.
Buon pomeriggio Romanin. Come mai avete deciso di iniziare la vostra preparazione da Frassinoro? Una scelta inedita.
«In questo periodo della preparazione non abbiamo l’esigenza di lavorare su strutture specifiche per il biathlon. Parlando con il nostro skiman Simone Biondini durante il finale della passata stagione, ho saputo che la zona si presta molto per correre, fare giri in bicicletta e lunghe uscite sugli skiroll. Per le atlete è una località nuova per un raduno, che è sempre qualcosa di stimolante. Avremo a disposizione anche le cinque linee di tiro in cui si svolge il Frassinoro Summer Biathlon per lavorare sulla base. A maggio, infatti, non abbiamo bisogno di piste da skiroll e tracciati che hanno accesso diretto al poligono, perché non facciamo lavoro combinato. Ci tengo a ringraziare Biondini e i suoi collaboratori che hanno svolto un ottimo lavoro organizzativo per farci trovare le migliori condizioni per allenarci al meglio».
La grande novità per il vostro gruppo è l’assenza di Lisa Vittozzi, che si allenerà da sola per almeno una parte della preparazione. Cosa ne pensa?
«È stata una scelta concordata tra Lisa e il nostro dt, Klaus Höllrigl, che credo che ogni tanto non dorma nemmeno la notte per pensare a tutte le possibili soluzioni per metterci nelle migliori condizioni possibili di lavorare. Lo scopo è dare la massima attenzione sia a queste cinque ragazze che a Lisa. Credo che questa decisione, voluta anche dalla stessa Lisa, possa rivelarsi un bel vantaggio per le atlete del nostro gruppo, perché avranno l’attenzione tutta su di loro. Sarà quindi un anno fondamentale per far crescere il loro livello. È la situazione ideale, perché sono poche e si troveranno a seguire un lavoro ben organizzato e ad avere al loro fianco uno staff appassionato e competente con cui condividere questo percorso. È una bella opportunità di crescita e penso siano abbastanza intelligenti e mature per saperla sfruttare al meglio».
Si aspetta quindi un salto di qualità?
«Ovviamente, altrimenti non sarei qua! Diciamo che queste cinque atlete hanno caratteristiche simili dal punto di vista organico, e penso siano consapevoli che il salto di qualità bisognerà farlo proprio sulla parte sci, quindi organizzare il loro lavoro non sarà particolarmente complesso. Sono anche tutte dotate di un buon tiro, seppur con caratteristiche tecniche e tempi d’esecuzione diversi. È un gruppo omogeneo, che ha l’obiettivo di crescere assieme. Da loro mi aspetto tanta serietà e voglia di fare, molta professionalità, da oggi fino all’ultimo giorno di gare della stagione. Pretendo che inizino a lavorare con tanta autostima. Tutte hanno disputato delle buone gare a tratti, sia in questa stagione che nelle passate, e voglio che pretendano da loro stesse di dover far bene con maggior continuità. Devono allenarsi con questo obiettivo. So che hanno le potenzialità per fare di più, e mi aspetto da loro un atteggiamento positivo in questo senso».
Da quest’anno sarà l’allenatore responsabile della squadra. In cosa cambia il suo lavoro?
«Rispetto al passato recente, avrò la responsabilità di preparare l’intera programmazione del gruppo femminile, aspetto che è stato curato da Alex Inderst nelle ultime tre stagioni. Io collaboravo con lui portando alcune mie idee e scambiando opinioni, e lavoravo soprattutto sugli aspetti tecnici, seguendo le ragazze in pista, mentre nell’ultima stagione in cui Alex non era presente durante le gare, ho seguito anche la programmazione invernale. Ovviamente ci sarà un confronto continuo anche con Jonne per cercare di trovare le soluzioni migliori per metter assieme un programma che sia efficiente per il biathlon che vogliamo mettere in campo».
Ci sono novità nella programmazione?
«Rispetto al passato aumenteremo i volumi di lavoro per dare uno stimolo importante di capacità aerobica, in particolare nel primo periodo di preparazione, aspetto fondamentale per il nostro sport, e dove ritengo che le ragazze del nostro gruppo abbiano maggior margine di miglioramento; da agosto in poi, come di consueto, sposteremo il focus maggiormente sull’alta intensità. A settembre torneremo a richiamare gli stimoli aerobici, quindi ad ottobre faremo un carico intensivo importante in vista del via della stagione affrontando come lo scorso anno le prime sciate nella finlandese Vuokatti, per poi finalizzare il tutto nelle nevi di casa di Martello».
Nella passata stagione, oltre a Martina Trabucchi, oggi con voi, anche altre atlete del gruppo B hanno gareggiato in Coppa del Mondo, come Linda Zingerle e Ilaria Scattolo. Svolgerete un tipo di preparazione simile?
«Anche per loro, quella passata è stata una stagione a tratti positiva, nella quale non hanno però trovato continuità. Questo dovrà essere principalmente quindi anche il loro obiettivo, alzare l’asticella e mantenerla alta per più tempo possibile. Il loro livello è buono ma devono lavorare ancora molto per far quello step che sicuramente hanno nelle corde. Per quanto riguarda la domanda, sempre guidati da un’idea del DT, con i tecnici del gruppo B abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione molto stretta per organizzare il lavoro con una linea che sia il più possibile comune. Anche nel loro caso vi sarà un aumento dei volumi rispetto al passato. Analizzando l’andamento del lavoro delle ultime stagioni, le carenze organiche delle atlete, e la tendenza che su basi scientifiche gli sport di endurance sta seguendo, abbiamo ritenuto opportuno seguire con convinzione questa strada».
La squadra femminile ha perso un pettorale di Coppa del Mondo e se andiamo a vedere, con il rientro di Vittozzi, di fatto vi sono due posti in meno. Secondo lei, ciò che effetti porterà sulla preparazione del gruppo?
«Io penso che, dal punto di vista motivazionale, sia solo una cosa positiva, perché avere meno posti a disposizione dovrebbe creare maggiore “fame” all’interno del gruppo. Si sa che con meno posti, per guadagnarsi un pettorale di Coppa del Mondo bisognerà avere un bel livello. Tutte finora hanno dimostrato a tratti di poter fare un bel biathlon. In Coppa del Mondo o ai Mondiali, tutte e cinque hanno già chiuso nelle venti, alcune anche in top dieci e top cinque. Non parliamo di principianti ma di atlete che sanno benissimo che, per guadagnarsi il posto, dovranno lavorare tanto e farlo bene. Anche perché sanno che se Lisa e Doro, come tutti ci auguriamo, dovessero fare una bella preparazione e presentarsi al meglio al via della stagione, lo spazio in Coppa del Mondo sarebbe ancora più esiguo».
Insomma, le piace che ci sia tanta concorrenza.
«Da tecnico si, molto! Poi magari le atlete vivranno la preparazione con un po’ di più pressione, ma questo è sport di alto livello ed è quindi giusto che sia così. Son abbastanza convinto che questa situazione ci aiuterà a crescere.»
Il vostro lavoro guarderà anche al futuro, quando queste atlete dovranno diventare protagoniste, soprattutto dopo l’addio di Wierer e in futuro anche di Vittozzi.
«Si, ma queste atlete hanno tutto per essere protagoniste fin da subito, lo devono solo volere affrontando la preparazione con l’atteggiamento giusto in ogni allenamento. Abbiamo senz’altro grosse potenzialità nelle gare a squadra, con Doro e Lisa in condizione, abbiamo bisogno di altre due atlete di un livello comparabile per partire in ogni gara con l’opportunità di giocarci le posizioni che contano, e il nostro obiettivo sarà quello. Ma vogliamo soprattutto partire da un salto di qualità nelle gare individuali da parte di tutto il gruppo.».
Höllrigl ha affermato che in programma c’è di far poi rientrare Vittozzi in gruppo verso l’autunno.
«Saremmo felici, perché ovviamente averla in quella fase della preparazione alzerebbe sicuramente il livello. L’importante è che sia in buona salute».