Home > Notizie
Combinata

Combinata nordica – Il TAS conferma la squalifica retroattiva a Mario Seidl, l’atleta parla di errore giudiziario

Photo Credits: Michele Dardanelli

Il Tribunale internazionale di arbitrato per lo sport (TAS) ha confermato la condanna retroattiva per doping che aveva colpito Mario Seidl dal 28 novembre 2019 al 27 novembre 2023 e ormai quindi anche conclusa. L’austriaco ha pubblicato nelle ultime ore un lungo post sui social in cui si dice sconvolto da questa decisione.

Tutto è iniziato nel 2020, quando l’Agenzia nazionale antidoping austriaca ha avviato un procedimento contro il tre volte medaglia di bronzo ai Mondiali e bronzo olimpico a squadre nel 2018 dopo che a Seidl sono state riscontrate anomalie in un esame del sangue, e lo ha sospeso retroattivamente per quattro anni nel luglio 2022. Pur avendo Seidl presentato ricorso, la sentenza è stata confermata e il ricorso respinto.

“La sentenza del CAS conferma ora la decisione della commissione arbitrale, rendendola legalmente vincolante” ha annunciato la Federazione Austriaca di Sci. Poiché tutti i risultati delle gare di Seidl saranno annullati non solo per il periodo del divieto di doping ora confermato, ma anche tra il 6 ottobre 2016 e il 18 febbraio 2017 e tra il 19 febbraio 2019 e il 1° aprile 2019, l’atleta perderà due delle quattro medaglie di bronzo vinte.

Sui social il combinatista ha descritto la conferma del suo periodo di sospensione per doping di quattro anni da parte TAS come una “sentenza sbagliata”, ribadendo la sua innocenza. Il 32enne parla di un “errore giudiziario che nasce da una falsa ipotesi di base da parte delle autorità antidoping responsabili”. Il salisburgherese si considera una vittima e ha criticato il verdetto. “La verità è che non ho mai tenuto alcun comportamento scorretto come atleta e non sono mai stato colpevole di nulla. Ho un raro disturbo immunitario chiamato ipogammaglobulinemia, che apparentemente modifica i parametri del mio emocromo durante infiammazioni, infezioni e lesioni, in modo che possano essere interpretati come discutibili in termini di possibile manipolazione” ha spiegato su Instagram. Negli ultimi cinque anni e mezzo, continua, ha “fatto tutto ciò che era in mio potere per chiarire questo errore. Ho vissuto un incubo da sveglio, comprese le indagini della polizia con sorveglianza telefonica, sorveglianza e perquisizioni domiciliari”.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image