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Salto con gli sci – Test olimpici a Predazzo: il race director FIS Pertile non esclude modifiche al trampolino piccolo

Dopo le cadute delle campionesse Eva Pinkelnig e Alexandria Loutitt, le squadre austriaca e canadese hanno deciso di ritirarsi dalle gare di sabato, facendo sì che i riflettori si accendessero sul tema fondamentale della sicurezza per i trampolini di Predazzo, futura cornice delle gare di salto con gli sci per le Olimpiadi del prossimo anno, sollevando un dibattito acceso.

“La cosa più importante è mantenere la calma e valutare attentamente la situazione” ha dichiarato il race director della Coppa del Mondo, Sandro Pertile, a Skijumping.pl. “Abbiamo due infortuni che coinvolgono due delle quindici migliori atlete in gara. Dobbiamo considerare tutti i fattori, senza ridurre il problema a una sola causa”.

Sotto osservazione il profilo del trampolino piccolo ma non solo: anche le nuove tute utilizzate dagli atleti, verranno testate nuovamente nelle prossime gare perché “soprattutto negli impianti d’alta quota come Courchevel e Predazzo sono emerse ulteriori sfide”.

Il punto critico resta però il Normal Hill (HS109), che secondo il dirigente italiano potrebbe aver bisogno di alcune modifiche. “Ne discuteremo subito dopo la gara con il comitato organizzatore delle Olimpiadi” ha confermato Pertile, aggiungendo che l’azienda costruttrice verrà contattata per verificare se e in quanto è possibile effettuare delle modifiche. “Abbiamo alcuni esempi del passato in cui l’angolo di stacco è stato corretto e i risultati sono stati migliori. Questo fa anche parte delle nostre discussioni interne nella commissione. Probabilmente dobbiamo capire cosa potrebbe non funzionare nel nostro sistema di calcolo per i Normal Hill, perché questo è uno dei pochi casi che abbiamo avuto proprio sui trampolini normali. Purtroppo, i trampolini normali non vengono utilizzati spesso nella Coppa del Mondo, soprattutto dagli uomini, e questo si nota solo nei primi salti. Ed è proprio quello che sta succedendo questo fine settimana.” Per quanto riguarda il Large Hill (HS143) non sarebbero emerse particolari criticità: secondo il feedback fornito dagli atleti, il trampolino grande garantirebbe una traiettoria naturale e sicura.

Per la FIS, la stagione estiva resta un banco di prova cruciale. “Rispettiamo pienamente le decisioni delle squadre. Non forziamo mai nessuno a saltare. Dal nostro punto di vista non consideriamo la situazione disperata, ma vogliamo apportare i giusti correttivi perché il nostro sport sia il più sicuro possibile” ha concluso Pertile.

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