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Salto con gli sci – L’appello di Anna Odine Stroem dopo gli infortuni a Predazzo: “Bisogna fare qualcosa”

Anna Odine Stroem, atleta di punta della Nazionale norvegese femminile di salto con gli sci, è intervenuta ai microfoni di NRK per parlare degli innumerevoli infortuni in questa preseason. 

La gara di salto con gli sci femminile nel nuovissimo impianto olimpico di Predazzo si è purtroppo trasformata in un campo di battaglia. Il ginocchio di Eva Pinkelnig ha ceduto nell’atterraggio sul trampolino normale, con la 37enne austriaca che ha riportato lesioni al legamento crociato, al menisco e alla cartilagine del ginocchio sinistro. 

Il giorno dopo, dal trampolino lungo, è toccato alla ventunenne canadese Alexandria Loutitt. La campionessa del mondo dal trampolino lungo a Planica nel 2023, salterà le Olimpiadi a causa di un infortunio al ginocchio e si prevede che ci vorrà almeno un anno prima del suo ritorno, scrive il Calgary Herald.

Un triste epilogo è toccato anche alla combinatista nipponica Kasai Haruka, diventando, suo malgrado, la terza vittima in tre giorni durante la gara di sabato. Anche lei sembra destinata a perdere l’intera stagione invernale a causa di un infortunio al ginocchio.

Il messaggio di Stroem è chiaro: “Bisogna fare qualcosa per prendersi cura della salute delle atlete. È incredibilmente spiacevole iniziare le prove olimpiche con tre infortuni così gravi. È ancora più spiacevole per il salto con gli sci che gli atleti infortunati abbiano tutti vinto nell’ultimo anno e abbiano contribuito a far progredire questo sport. Si poteva quasi percepire il nervosismo tra gli atleti in cima perché sentivamo l’urlo di Eva da valle. È stata una situazione molto spiacevole”.

Molte saltatrici minacciano di non partecipare ai Giochi se non venga fatto qualcosa per la sicurezza. L’ansia si sta diffondendo tra gli atleti dopo un preoccupante aumento di infortuni sulle piste.

Dopo i due gravi infortuni al ginocchio tra i saltatori speciali, sia l’Austria che il Canada hanno deciso di ritirare i loro atleti per timore di nuovi infortuni.

Sabato mattina, su iniziativa del ritiro canadese, si è tenuta una riunione d’emergenza, alla presenza del direttore di gara Sandro Pertile e del responsabile dell’attrezzatura Mathias Hafele, mentre nella giornata di mercoledì 24 settembre, si terranno riunioni sia del comitato attrezzatura che del comitato salto, in cui le federazioni nazionali incontreranno i vertici della FIS per discutere.

Il CT della nazionale canadese Christian Meyer ha sottolineato, sempre alla NRK, la necessità di intervenire sull’attrezzatura femminile, in modo da evitare infortuni di questo tipo in futuro: “Non abbiamo più nulla da perdere, ce ne sono già troppi. Probabilmente riceveremo una risposta durante la settimana su quali saranno queste modifiche, ma sarei sorpreso se ciò non significasse che la superficie per le ragazze verrà aumentata già a Klingenthal, in modo da evitare infortuni e almeno ridurne al minimo il rischio”.

Martedì 23 settembre, la NRK ha discusso dei gravi infortuni al ginocchio con il direttore di gara Sandro Pertile alla FIS, a Zurigo. Sebbene inizialmente non fosse favorevole a cambiare le regole per donne e uomini, ora sta aprendo la porta a questa possibilità.

Di seguito le parole di Pertile: “Stiamo valutando una soluzione, solo per le donne, che prevede alcune modifiche al cavallo, e poi prenderemo in considerazione anche altri suggerimenti che arriveranno. Potremmo anche finire per rendere le tute un po’ più larghe sui lati del corpo, ma credo che inizieremo con la posizione della misura del passo”.

Poi prosegue: “Non credo che dovremmo creare regole specifiche per uomini e donne. Cerchiamo di mantenere le stesse regole perché è anche un aspetto che dovrebbe garantire loro pari condizioni. Ma dobbiamo anche renderci conto che uomini e donne sono leggermente diversi anatomicamente e fisicamente, e quando si tratta di questo particolare aspetto, probabilmente dovremo muoverci in una direzione in cui avremo regole diverse per i due sessi”.

Anna Odine Stroem ritiene che queste differenze possano fare una grande differenza nel salto con gli sci e afferma: “Ci allontaniamo di più dal trampolino partendo dalla pista superiore, ma poiché non abbiamo molto a disposizione per rallentare la nostra velocità, cadiamo anche più velocemente e con più forza. Questo ha avuto ripercussioni maggiori sulle ragazze rispetto agli uomini, perché la nostra struttura anatomica fa sì che la FIS, che determina la lunghezza delle gambe, la determini dall’osso pubico, piuttosto che dal punto più basso tra le gambe, come avviene per gli uomini”.

Gli infortuni al ginocchio tra i saltatori con gli sci non sono un fenomeno nuovo, nemmeno tra i saltatori norvegesi. La stessa Stroem è stata fuori per diversi mesi dopo essersi infortunata a Klingentahl nel dicembre 2023, Halvor Egner Granerud, Thea Minyan Bjoerseth, Silje Opseth e Kjersti Graesli hanno tutti subito gravi infortuni al ginocchio negli ultimi anni.

Questa stagione è comunque iniziata in modo pessimo, soprattutto per le saltatrici e infatti Stroem ha detto che già da tempo hanno provato a spiegare alla FIS quali misure ritengono necessarie per porre fine agli atterraggi duri.

Di seguito le dichiarazioni del commissario tecnico della nazionale norvegese: “È chiaro che per le atlete è un problema vedere da vicino le persone infortunarsi. Siamo esseri umani e ci teniamo gli uni agli altri. Siamo abbastanza certi che ci siano troppe forze nell’atterraggio, il che peggiora la situazione dell’articolazione nel tempo, ma aumenta anche il rischio di lesioni gravi”.

Stroem, inoltre, ritiene che le tute più piccole e la maggiore velocità siano in gran parte responsabili: “La velocità deve aumentare affinché noi atleti possiamo saltare tanto lontano quanto richiesto dalla dirigenza, quando abbiamo restrizioni più severe sull’attrezzatura. Le tute più piccole ci hanno portato a saltare a velocità più elevate, il che a sua volta significa che la curva di scivolamento è completamente diversa a parità di distanza”.

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