Il Comitato della FIS del comparto di salto con gli sci si è riunito mercoledì 24 settembre a Zurigo per gli annuali incontri autunnali, un forum per i rappresentanti delle associazioni nazionali di sci e gli atleti per tenere discussioni approfondite sui punti chiave relativi alla prossima stagione 2025/26 di salto con gli sci e combinata nordica.
Tra i molti argomenti importanti, come la conferma dei cartellini gialli e rossi come meccanismo per affrontare le infrazioni legate alle attrezzature, uno ha dominato l’agenda: la sicurezza degli atleti.
Qualche giorno fa, tre atlete, tre donne (Alexandria Loutitt, Eva Pinkelnig e Kasai Haruka), hanno subito gravi infortuni durante il Grand Prix estivo FIS tenutosi allo stadio del salto Giuseppe Dal Ben di Predazzo, impianto dove si svolgeranno i prossimi Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, dal 6 al 22 febbraio prossimi.
Le lesioni alle ginocchia delle atlete hanno evidenziato la necessità di lievi adeguamenti ai regolamenti sulle attrezzature che erano stati decisi all’inizio di quest’anno, durante le riunioni di primavera, dallo stesso comitato, e adottati anche dal Comitato di combinata nordica.
Questi cambiamenti si riferiscono alle misure della tuta, più specificamente, alla tolleranza per quanto riguarda quanto la tuta può essere più grande del corpo di un atleta. In altre parole, quanto tessuto sciolto della tuta può essere a contatto con l’aria a metà volo e, con ciò, migliorare l’aerodinamica. Fino ad ora, le tute da uomo e da donna dovevano essere tra 2 cm e 4 cm più grandi della circonferenza del corpo dell’atleta in qualsiasi punto del corpo.
Questo mercoledì, il Comitato per il salto con gli sci ha approvato una versione rivista dei regolamenti, secondo cui solo per le competizioni femminili:
- la tuta deve essere tra 2 cm e 5 cm più grande della circonferenza del corpo dell’atleta dall’ascella al ginocchio in qualsiasi momento;
- la manica della tuta, in particolare, deve essere tra 2 cm e 4 cm più grande della circonferenza del corpo dell’atleta in qualsiasi momento, e la lunghezza della manica non deve essere più corta di 5 cm (al contrario di 3 cm in precedenza);
- il cavallo della tuta può essere misurato fino a 2 cm sotto l’altezza del cavallo del corpo.
Gli adattamenti sembrano sottili, ma possono avere un effetto significativo su come gli atleti riescono a ottenere un maggiore controllo a metà volo.
Queste le parole di Jernej Damjan, rappresentante degli atleti di salto con gli sci: “Quest’estate, è diventato chiaro che, mentre gli uomini si sono adattati bene ai nuovi parametri della tuta, le donne hanno avuto più difficoltà a farlo, il che ha comportato troppa velocità verticale agli atterraggi. Con le tute da donna un po’ più grandi, avranno un po’ più di spazio per volare. Questo le farà volare in avanti più velocemente e, con ciò, la velocità verticale all’atterraggio diminuisce. Questo, di conseguenza, genera meno pressione sulle articolazioni. È tutta una questione di bellezza di questo sport: saltare lontano, sì, ma farlo in sicurezza”.
I regolamenti aggiornati saranno presentati al Consiglio FIS per l’approvazione nella sua prossima riunione del 21 ottobre, in modo che dovrebbero entrare in vigore prima dell’evento finale femminile del FIS Summer Grand Prix, a Klingenthal (GER), il 25 e 26 ottobre.