Home > Notizie
Biathlon

Biathlon – La Norvegia va al Loop One in elicottero e finisce sotto accusa. “Non potevamo sprecare il raduno in quota”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Piovono critiche sulla nazionale norvegese di biathlon alla vigilia del Loop One. La Federazione Norvegese di biathlon è sotto accusa per aver fatto una scelta logistica poco sostenibile, privilegiando l’ottimizzazione del trasporto ad un tema sempre caro alla federazione norvegese.

La decisione presa dal direttore agonistico Per Botnan è stata quella di prendere un elicottero per gli atleti che saranno impegnati nel Loop One, rendendo così molto più confortevole e veloce lo spostamento da Passo di Lavazè, dove la nazionale norvegese è in questo momento ospite del Dolomiti Apart & Rooms, verso Monaco di Baviera. Gli atleti potranno così fare tutto in giornata.

Ovviamente, in un paese che ha visto spesso Dorothea Wierer contestata dai media per i suoi spostamenti privati, anche se poi in alcuni casi proprio degli atleti norvegesi ne hanno usufruito, era inevitabile che nascessero le polemiche attorno a questo tema, tanto che in un sondaggio di NRK ben il 53% dei lettori si è detta contraria alla scelta della Federazione, mentre favorevole è il 32%.

«Era un po’ difficile poter fare entrambe le cose (sfruttare al meglio il raduno in quota e partecipare a Loop One, ndr) – ha detto Sturla Holm Lægreid a NRK – ma i dirigenti hanno trovato la soluzione più ottimale possibile, che potrebbe però non essere ciò che vogliamo rappresentare in termini di sostenibilità».

L’elicottero, che è costato 14mila euro, permetterà agli atleti di raggiungere Monaco di Baviera in appena un’ora. «All’inizio non è qualcosa che volevo fare – ha sottolineato Lægreidma poi ci sono le Olimpiadi e l’IBU ci ha imposto di partecipare. Era l’unico modo per limitare i danni causati al nostro raduno in quota. Per me è un boccone un po’ amaro da ingoiare».

Nel progetto “Snøkrystall” sulla sostenibilità, la Federazione Norvegese scrive: «Noi della Federazione Norvegese di biathlon ci siamo resi conto di avere una responsabilità maggiore che essere i primi a tagliare il traguardo”.

Evidentemente ciò non vale nelle stagioni olimpiche. «Ottimizzare il lavoro in quota è tanto importante in vista della stagione – ha detto Botnan a NRK – quindi abbiamo fatto il possibile su altri aspetti questo inverno. Se l’ottimizzazione ha il meglio sul clima e sulla sostenibilità? In questo caso si. Abbiamo disputato diverse buone stagioni dopo aver rispettato il nostro piano di allenamento in quota. La permanenza in quota è importante in vista di una stagione come questa. Vogliamo che i migliori atleti abbiano le migliori condizioni possibili in vista di una stagione tanto importante».

Botnan ha provato a difendersi dalle domande incalzanti dei media: «Se vale la pena fare questo viaggio in elicottero? Non ho opinioni forti al riguardo. Io credo che la gente ci capisca e nel frattempo stiamo adottando molte altre misure positive. Nove scelte su dieci le facciamo in termini di sostenibilità. A volte non si può fare sempre. I raduni in quota hanno la precedenza».

Lægreid ha aggiunto: «Se non avessimo preso l’elicottero, saremmo dovuti partire sabato sera e avremmo perso una notte in quota, senza dimenticare lo stress del viaggio. Anche stare seduti in macchina cinque ore non è esattamente la soluzione migliore. Ora possiamo avere una giornata di allenamento in quota abbastanza normale il sabato e una domenica un po’ speciale, anziché perdere due giorni».

Share:

Ti potrebbe interessare

Image