A maggio di quest’anno, la Federazione Internazionale Sci (FIS) ha deciso di firmare un nuovo, controverso sponsor. Hanno raggiunto un accordo con l’Ufficio del Turismo Statale dell’Azerbaigian e per cinque stagioni il Paese diventerà il “Global Destination Partner” della FIS.
Il presidente della FIS Johan Eliasch ha dichiarato in un comunicato stampa: “La partnership con l’Azerbaigian soddisfa tutti i requisiti. Aumenta il valore dell’intera gamma delle nostre discipline per promuovere lo sviluppo degli sport sulla neve a tutti i livelli, dall’amatoriale all’élite, e ci introduce in un nuovo, entusiasmante mercato in crescita”.
Il nuovo accordo prevede che l’Azerbaigian sarà, tra le altre cose, sponsor dei Campionati del Mondo di Sci di Falun del 2027. Quando l’accordo è stato presentato, Jonas Peterson, CEO dei Campionati del Mondo di Sci di Falun del 2027, ha dichiarato all’Expressen: “A mio avvio non sono il partner ottimale”, mentre la Federazione Sciistica Svedese non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.
Nelle ultime ore però, la segretaria generale della Federazione Sciistica Svedese, Pernilla Bonde, è intervenuta sempre ai microfoni dell’Expressen dove ha scosso la testa con disapprovazione quando le hanno chiesto dell’accordo con l’Azerbaigian: “È un peccato che le decisioni vengano prese in questo modo. Non possiamo dire altro se non che è così. La Svezia sceglie di prendere le distanze dallo sponsor principale. È una cosa che non sosteniamo e molti paesi membri della FIS la pensano allo stesso modo. Non abbiamo preso noi questa decisione. Abbiamo segnalato il tutto alla FIS reagendo e sottolineando la questione insieme a diversi altri Paesi. Ma non possiamo fare molto di più. La FIS, di contro, ha risposto che non la vedono allo stesso modo delle federazioni”.
Non è ancora chiaro come verrà percepita la sponsorizzazione dell’Azerbaigian durante i Campionati mondiali di sci nordico di Falun tra due anni, ma Bonde afferma: “Come Svezia faremo tutto il possibile per mettere in luce tutto ciò che noi rappresentiamo. Possiamo usare il fatto di essere sponsorizzati dall’Azerbaigian per sottolineare la nostra visione differente da loro sui diritti umani e sulla democrazia. Penso che durante i Campionati del mondo di Falun dovremmo discutere di ciò che riteniamo importante in base ai tempi in cui viviamo e sostenere valori come i valori democratici e i diritti umani”.
L’organizzazione per i diritti umani Freedom House classifica l’Azerbaigian come uno dei Paesi con le peggiori violazioni dei diritti umani al mondo. Da quando l’Azerbaigian si è separato dall’Unione Sovietica all’inizio degli anni ’90, infatti, il paese si è trasformato in una rigida dittatura. Il Foreign Policy Institute scrive che i critici del regime vengono perseguitati e condannati a lunghe pene detentive in un paese gravemente corrotto.
Insieme, la famiglia Aliyev governa l’Azerbaigian da oltre 30 anni. Nel 1993 Heydar Aliyev è stato eletto presidente del Paese e 20 anni dopo, suo figlio Ilham ha assunto la medesima carica. Lo scorso anno è stato rieletto per altri sette anni in un’elezione fortemente criticata e boicottata dall’opposizione, in cui Ilham Aliyev ha ottenuto oltre il 90% dei voti, secondo i dati ufficiali del Paese.

