Una bellissima Italia si è vista questa mattina a Lenzerheide, con il quartetto azzurro impegnato nella staffetta mista che ha aperto il weekend elvetico di IBU Cup. La formazione italiana composta da Nicola Romanin, Didier Bionaz, Martina Trabucchi e Michela Carrara ha chiuso la gara in seconda posizione, dietro solo alla Francia (E.Claude, Levet, Galmace-Paulin, Henaff), che porta a compimento un gara in rimonta dopo il giro di penalità in prima frazione, staccando i primi inseguitori di 10″9; ad ogni modo grandissima prestazione al tiro per gli azzurri, con solo 5 ricariche utilizzate nelle quattro frazioni. Terzo posto per la Germania (Rees, Fratzscher, Scheinder, Kebinger) a 27″ dalla testa con una ricarica in più utilizzata rispetto agli azzurri.
Parte molto bene la gara dell’Italia con Mirco Romanin che usa una sola ricarica nelle due serie, rimanendo così nelle posizioni di testa e minimizzando il distacco con i leader della gara; il biathleta dell’Esercito – unico non valdostano del quartetto – perde qualche secondo nell’ultima tornata a causa di una caduta ma riesce a passare il testimone a Didier Bionaz nel range dei 20″.
Frazione eccellente per il valdostano, che ha aveva bisogno di risposte positive e poter acquisire fiducia in gara senza troppa pressione: e i risultati arrivano fin da subito. Oltre ad un passo che gli permette di recuperare secondi importanti in pista, l’atleta del C.S. Esercito esce dalle due serie con una sola ricarica; se a terra il lavoro è ancora macchinoso, ma ha usato una ricarica, è nel tiro in piedi che Bionaz rimette l’Italia sul podio, grazie a uno zero pesantissimo in 23″4, secondo miglior shooting time della serie. Dido realizza il secondo miglior tempo di frazione (e miglior tempo sugli sci) dando cambio in testa a Martina Trabucchi.
La classe 2002 ha qualche problemino in più al tiro e sugli sci, con una quarantina di secondi persi dalla più veloce in pista, la francese Galmace-Paulin, ma gestisce bene il poligono con due ricariche, tenendo a galla l’Italia e dando l’opportunità a Carrara, che prende il testimone in quarta piazza a soli 24″1 dalla testa, di giocare per il podio.
Anche la 28enne, dopo un weekend opaco ad Hochfilzen aveva bisogno di ritrovare buone sensazioni e Lenzerheide si conferma terreno di caccia perfetto per lei: una sola ricarica in piedi, ma con ottimi tempi di rilascio, oltre al motore sotto gli sci che le fa vale il secondo course time di frazione, Carrara consegna il podio all’Italia, complice anche il crollo di Kebinger nell’ultima tornata.
Di seguito, la classifica finale completa: