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Tournée dei quattro trampolini: la storia e l’albo d’oro dell’evento più amato del salto con gli sci

Foto Credits: Vierschanzentournee

C’è un evento sportivo che più di tutti attira il pubblico, soprattutto quello di lingua tedesca, durante le festività natalizie ed è la Tournée dei quattro trampolini (Vierschanzentournee), il più famoso e iconico per quanto riguarda il salto con gli sci. 

Fondato nel 1953, quasi un quarto di secolo prima della Coppa del Mondo, arrivata solo nel 1979/80, questo torneo annuale si svolge tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, coinvolgendo i migliori saltatori del globo.

Non è un torneo qualsiasi, ma IL torneo, o meglio LA TOURNÉE, attorno al quale gira la stagione del salto con gli sci, tanto da essere, addirittura, più importante della Coppa del Mondo e al pari della gara olimpica, anche perché, chi vince si guadagna la mitica Aquila d’Oro. Per utilizzare un paragone calcistico nel mondo anglosassone, la FA Cup, rispetto alla Premier League, ha un fascino e un prestigio maggiore.

Il torneo nacque dall’idea di unire quattro gare su trampolini già esistenti in Austria e Germania, creando una competizione che celebrasse l’eccellenza sportiva e l’amicizia tra i due paesi: la prima edizione si svolse nel 1953, l’unica ad essere completamente disputata in un unico anno solare. La classifica è semplice: quattro gare, otto salti e la somma dei punti di ogni salto decreta il vincitore della Tournée.

Non solo, la Tournée si distingue anche per il particolare format di gara nato nella stagione 1996/97 e divenuto iconico: il sistema ad eliminazione diretta (knock-out, KO ndr) tra i 50 qualificati alla gara; questi vengono divisi in 25 coppie, e ciascuna sfida viene vinta dal saltatore che ottiene il punteggio migliore. Gli accoppiamenti sono fissati in questo modo: il 25º affronterà il 26º, il 24º sfida il 27º, il 23º il 28º e così via. fino a quando il primo classificato del turno di qualificazione affronterà il 50º.

Ai 25 vincitori del proprio scontro diretto si aggiungono 5 ripescati (i cosiddetti lucky losers), ovvero i saltatori col miglior punteggio fra quelli che hanno perso il proprio scontro diretto. I 30 saltatori rimasti partecipano alla seconda e decisiva serie di salti.

Il torneo si svolge in quattro località iconiche, due in Germania e due in Austria: Oberstodorf, Garmisch-Partenkirchen, Innsbruck e Bischofshofen. 

Fino a pochi anni fa, la vittoria della classifica finale del torneo, pur prestigiosa, non portava invero ad un premio in denaro altrettanto importante, circa 20.000€. Solo dalla stagione 2021/22 infatti è stato elevato il valore di tale riconoscimento che adesso è di poco superiore ai 100.000 euro (100.000 franchi svizzeri) e spetta al solo vincitore del torneo. Il montepremi complessivo viene quindi così distribuito: 100.000 franchi svizzeri al vincitore del torneo, 86.100 franchi svizzeri per ogni gara distribuiti fino al 30º classificato e 3.000 franchi svizzeri al vincitore delle qualificazioni.

Il saltatore più vincente nella storia della Tournée è il finlandese Janne Ahonen, con cinque vittorie complessive, seguito dal tedesco Jens Weissflog a quota quattro. Tre vittorie per il tedesco Helmut Recknagel, il norvegese Bjoern Wirkola, il polacco Kamil Stoch e il nipponico Kobayashi Ryōyū, col norvegese Wirkola tutt’oggi unico saltatore ad avere conquistato il trofeo per tre edizioni consecutive tra il 1966-1967 e il 1968-1969.

Nell’edizione 2005-2006 per la prima volta il torneo si è concluso con due vincitori a pari merito: il finlandese Janne Ahonen e il ceco Jakub Janda.

Jens Weissflog e Bjoern Wirkola si sono imposti entrambi in dieci tappe della Tournée, record della competizione. Janne Ahonen e Gregor Schlierenzauer ne hanno conquistate nove, seguiti da Kobayashi Ryōyū a otto.

Il tedesco Sven Hannawald, vincitore del Torneo del Cinquantenario nel 2001-2002, è stato il primo saltatore ad aver vinto tutte e quattro le gare del Torneo nella stessa edizione, completando così il Grande Slam. In quell’edizione Hannawald saltò sempre con il pettorale numero 50: essendo già qualificato di diritto alle gare in quanto tra i primi quindici della classifica di Coppa del Mondo, non si presentò mai ai salti di qualificazione e gli venne dunque assegnato l’ultimo posto, il 50º, nella lista di partenza. 

Nell’edizione 2017-2018 il polacco Kamil Stoch ha bissato l’exploit di Hannawald vincendo tutte e quattro le tappe della tournée. La stagione successiva Kobayashi Ryōyū è diventato il terzo ed ultimo saltatore nella storia a completare il Grande Slam.

Nell’edizione 2000-2001 il polacco Adam Małysz vinse la competizione con un distacco di 104.4 punti sul secondo classificato, Janne Ahonen, stabilendo così il record del margine di vittoria più ampio nella storia della tournée.

L’Austria detiene il record della più lunga striscia di vittorie avendo conquistato la tournée per sette edizioni consecutive tra il 2008-2009 e il 2014-2015 con ben sei saltatori diversi (Wolfgang Loitzl, Andreas Kofler, Thomas Morgenstern, Gregor Schlierenzauer, Thomas Diethart e Stefan Kraft).

Negli anni la Tournée è stata anche in grado di operare come un “termometro” per misurare la salute del movimento nelle singole nazionali. Diciassette i successi dell’Austria, Nazione con più vittorie seguita a ruota dai sedici della Finlandia (con il contatore fermo però da quasi vent’anni). Altrettanti sarebbero quelli tedeschi sommando gli 11 della Germania dell’Est, i 2 della Germania Ovest ed i 3 della Germania riunita. A quota 11 la Norvegia, ultima con la doppia cifra di successi.

Più staccate la Polonia a quota 5, affacciata alla vittoria nella Tournée solo nel nuovo millennio con Adam Malysz e Kamil Stoch recuperando dal 2017 in avanti. 4 vittorie per il Giappone (3 con Kobayashi e una con Funaki Kazuyoshi nel 1997/98) e spazio nell’albo d’oro anche per la Slovenia con 2 (Primoz Peterka nel 96/97 e Peter Prevc 2015/16) e la scuola ceca rappresentata negli anni 70 da Jiri Raska (ai tempi in rappresentanza della Cecoslovacchia ndr) e nel nuovo millennio da Jakub Janda, protagonista nel 2005/06 della prima ed unica Tournée conclusa con due vincitori a pari merito, a braccetto con Ahonen.

I colori dell’Italia si sono visti una sola volta sul podio nella storia dei 4 Trampolini: a salirvi, in quel di Bischofshofen il giorno dell’Epifania del 1995 fu Roberto Cecon capace di chiudere al secondo posto. In precedenza Ivan e Virginio Lunardi avevano sfiorato il risultato rispettivamente a Partenkirchen nel 1983 e ad Innsbruck nel 1990, mentre il miglior risultato italiano a Oberstdorf è ancora firmato Cecon con il quinto posto del dicembre 1988.

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