Due annunci di addio, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, segnano la fine di un’epoca recente nel salto con gli sci internazionale.
Sabato scorso, al termine della giornata, la saltatrice tedesca Katharina Schmid, nata Althaus, ha comunicato tramite Instagram che al termine della stagione metterà fine alla sua carriera. Classe 1996, Schmid è stata una delle protagoniste assolute del circuito femminile negli ultimi anni: seconda nella classifica generale di Coppa del Mondo nel 2018 e nel 2019, ha conquistato due medaglie d’argento olimpiche a Pechino 2022 e sette titoli mondiali, tra cui l’oro dal trampolino piccolo ai Mondiali di Planica 2023.
«Ripenso a tutti questi anni con grande gioia e gratitudine: alle vittorie, alle gare emozionanti, alle battute d’arresto e alle sfide che mi hanno reso più forte, e soprattutto alle persone che hanno percorso questa strada al mio fianco. Ogni momento mi ha dimostrato quanto amo questo sport», ha scritto nel suo messaggio di commiato. Prima dell’addio definitivo, però, Schmid ha fissato ancora obiettivi ambiziosi: «La vittoria della tappa di Coppa del Mondo in casa a Oberstdorf, le Olimpiadi e il volo a Planica, dove darò il massimo per l’ultima volta».
Poche ore prima, venerdì, dall’Austria è arrivata anche la decisione di appendere gli sci al chiodo da parte di Daniel Huber. A 32 anni, Huber ha annunciato sempre via Instagram la fine della sua carriera agonistica. Segnata da diversi gravi infortuni, la sua parabola sportiva aveva conosciuto un tentativo di rilancio lo scorso settembre, quando era tornato alle competizioni senza però riuscire a riconquistare un posto stabile nel circuito di Coppa del Mondo.
Nel suo palmarès restano comunque risultati di grande prestigio: l’oro olimpico a squadre nel 2022 e la Coppa di specialità di volo nel 2024, specialità in cui aveva espresso il meglio del proprio talento.
Due percorsi diversi, accomunati dallo stesso epilogo: il congedo da uno sport che li ha resi protagonisti e che ora saluta due nomi importanti del panorama internazionale.
