DOBBIACO – Si tratta di un vero e proprio battesimo del fuoco per Martina Di Centa questa 10km in classico della seconda giornata di gare a Dobbiaco per il ventennale del Tour de Ski, vista la stagione partita ad handicap per la friulana, che ad ottobre ha subito l’ennesimo stop per una distorsione al piede destro quando la preparazione stava entrando nel vivo.
“Gareggiare a questi livelli è un po’ diverso e bisognava proprio rompere il ghiaccio. Lo sci di fondo rimane sempre quello però qui si cerca di tirare fuori quel qualcosa in più, bisogna inventare qualcosa. Non è facile, però ci ho provato” ha detto all’inviato di Fondo Italia, Giorgio Capodaglio, in Mixed Zone “È stata una bella esperienza, lungo il percorso ho incontrato anche atlete che erano in testa e ho provato a sfruttare il loro treno accodandomi, magari anche se l’ho sfruttato solo per pochi metri, ma almeno ho provato a seguire il loro ritmo un po’ più spinto.”
Per la fondista del C.S. Carabinieri è un po’ come ripartire dalla prima tappa di Coppa del Mondo, quando è necessario riacquisire il ritmo ad inizio stagione, confrontandosi e anche rischiando talvolta di fianco ai migliori, per comprendere il proprio livello e alzare l’asticella. Di Centa è però consapevole di quale sia il suo livello in questo momento ed è comunque grata per questa opportunità: “Mi è mancata un pezzo di preparazione autunnale, sono partita un po’ svantaggiata perché devo stare ancora dietro alla parte riabilitativa vista la distorsione importante, però non posso lamentarmi perché sono qui e posso gareggiare e posso comunque mettermi in gioco con le altre atlete. Il Tour in questo senso non è male come evento per avere più possibilità e cercare di sfruttare il giorno in cui si sta meglio.”