Iniziato sotto una fitta nevicata, si sta concludendo allo Stelvio il secondo raduno in quota della nazionale azzurra che in questa occasione si è trovata i buona compagnia, quella di Cologna (foto sotto) e degli altri fondisti rossocrociati che hanno approfittato delle condizioni meteorologiche favorevoli e della pista battuta nella zona del passo, proprio fuori dall’albergo Folgore, per un lavoro proficuo sulla distanza, sulla tecnica e sui test dei materiali. Cologna, del resto, qui è quasi di casa: abita infatti in Val Monastero, sull’altro crinale della montagna, una decina di km sotto il valico di S. Maria.
La neve fresca ha tenuto nonostante le giornate soleggiate calde, per cui non ci sono non stati problemi. Il raduno si concluderà domani e, dopo la settimana a casa si tornerà di nuovo sulla neve. Questa volta in Val Senales, dal 25 al 30 giugno.
Come già scritto, è rimasto a casa Giorgio Di Centa per i postumi dell’incidente in moto dal quale si sta riprendendo. Per verificarne le condizioni si è recato a casa sua, a Treppo Carnico, l’allenatore Paolo Riva, che da questa stagione è il nuovo responsabile della squadra di Coppa del Mondo. Ha così avuto modo di discutere e programmare a grandi linee il lavoro estivo, che Giorgio comunque mercoledì aveva già ripreso con tutti i limiti del caso.
Le sue impressioni dopo la prima uscita le aveva già descritte così sul suo sito: “Oggi sono molto contento poiché ho fatto il primo allenamento dopo un mese e tre giorni dall’incidente che mi ha visto coinvolto il 3 maggio scorso. Ieri, infatti, mi sono recato all’ultimo controllo medico che, pur persistendo ancora qualche residuo postumo del trauma, mi ha trovato abbastanza migliorato tanto da darmi il permesso ad un graduale ritorno all’ attività fisica. Sono andato in bicicletta, per una prima uscita con pedalata agile di tre ore, su un percorso piuttosto tranquillo per non forzare troppo.
Questo allenamento non ha evidenziato particolari problemi, il ginocchio e il piede hanno reagito in modo corretto. I dolori si faranno sentire sicuramente quando andrò a correre o a camminare; spero che lo sci non ne risenta troppo, ma non lo saprò fino al raduno settimanale in Val Senales del 24 giugno. Ci sarà da lavorare molto bene, poiché il tempo perso non è recuperabile, ma con una preparazione mirata e di qualità, facendo un po’ di sacrificio in più del solito, posso pensare di tornare ad alto livello e giocarmela sul campo”. Glielo auguriamo di cuore: malgrado abbia toccato gli “anta”, resta sempre una garanzia.
Azzurri allo Stelvio con Cologna, mentre Di Centa ha ripreso la bicicletta

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