Il tanto atteso giudizio è finalmente arrivato. Il Cio si è espresso in merito alla presenza della Russia a PyeongChang 2018.
Il Comitato olimpico internazionale ha deciso di escluderla dalla XXIII edizione dei Giochi olimpici invernali. La commissione Schmid ha ritenuto sufficientemente fondate le accuse di doping di stato in preparazione e durante Sochi 2014 mosse dall’ex direttore del laboratorio antidoping di Mosca Grigory Rodchenkov, poi fuggito negli Stati Uniti.
Tuttavia ciò non significa che gli atleti russi non potranno prendere parte alla prossima manifestazione olimpica. Infatti il Cio potrà autorizzare individualmente e a propria discrezione la loro partecipazione come "atleti neutrali", sulla falsariga di quanto avvenuto durante i Mondiali di atletica leggera 2017.
Tali atleti dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
1) Non essere mai stati squalificati o dichiarati ineleggibili per una violazione alla normativa antidoping.
2) Essersi sottoposti a tutti i test pre-Giochi raccomandati da un’apposita Task Force.
3) Essersi sottoposti anche a tutti i test richiesti dal pannello chiamato a decidere riguardo l’ammissione.
Questi atleti gareggeranno sotto la dicitura "Atleta olimpico dalla Russia", con l’acronimo OAR (Olympic Athlete from Russia). Potranno partecipare anche staffette e squadre composte da tali atleti.
Si attendono ora le dichiarazioni da parte russa. C’è chi ipotizza che Vladimir Putin possa annunciare la decisione di non inviare nessun atleta, neppure come "neutrale", come risposta d’orgoglio. Il discorso del capo di stato è fissato per domani.
Il Cio esclude la Russia da PyeongChang 2018. Potranno gareggiare solo “atleti neutrali”

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