I danni provocati dal maltempo li ha piegati, li ha messi in difficoltà, ma come sempre quando si parla del popolo friulano, non li ha spezzati. Forni Avoltri non si è arresa e si è stretta attorno alla Carnia Arena, l’impianto che da anni è fucina di talenti per tanti giovani fondisti e biatleti.
Così, nonostante le difficoltà e l’allagamento della sala pompe in occasione dell’alluvione, che aveva messo fuori uso i cannoni per sparare la neve, la località friulana è andata avanti. Domenica è arrivata finalmente la corrente, dopo che da un mese si andava avanti con i gruppi elettrogeni, e cambiate le pompe sono tornati anche i cannoni. Proprio mercoledì, sfruttando finalmente le temperature basse, anche se purtroppo ancora non esageratamente, si è tornati a sparare la neve.
Ovviamente ancora non si è riusciti a fabbricare abbastanza neve per battere il giro dello stadio e tutti a Forni Avoltri si augurano che nei prossimi giorni possa fare abbastanza freddo da fare in modo che i cannoni possano ancora sparare neve e riuscire ad organizzare la tappa della Coppa Italia di biathlon in programma a metà dicembre, quando nella vicina Sappada si gareggerà invece nella Coppa Italia di fondo.
Insomma un’impresa non facile ma la caparbietà di chi lavora al Carnia International Biathlon Centre e di chi è consapevole dell’importanza che questo impianto ha nella vita sportiva della città e di tutto il Comitato Fisi FVG, farà di tutto perché si compia.
Al Carnia Arena International Biathlon Centre di Forni Avoltri si spara la neve!

Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – Una nuova avventura per Stefania Corradini: la fiemmese “alla corte” di Kristine Stavaas Skistad
Per anni ad alti livelli in Coppa Italia Rode, dove si è tolta diverse volte la soddisfazione di poter essere la
Sci di fondo – Dopo Gal, infortunio alla mano per anche Juliette Ducordeau: la francese operata dopo una caduta
Un raduno un po’ sfortunato per le atlete della Nazionale francese di sci di fondo quello di Tignes. Dopo
Sci nordico – Trondheim 2025, la presidente Dyrhaug contro il CEO dei Mondiali: “Non sembriamo professionali”
Dopo i bagni di folla, le gare spettacolari e le medaglie, ciò che rimane dei Campionati del Mondo di sci nordico