Ancora una volta non ha fallito il grande appuntamento. Dopo la medaglia nella team sprint di Falun nel 2015, la vittoria della coppa di specialità sprint nel 2016, l’oro nella sprint di Lahti nel 2017, dove ha anche vinto l’argento nella team sprint (in coppia con Nöckler come a Falun, ndr), e l’argento di PyeongChang alle Olimpiadi dello scorso anno, Federico Pellegrino è salito ancora una volta sul podio, vincendo la medaglia d’argento nella sprint di Seefeld alle spalle di un grandissimo Klæbo.
«Oggi ho dovuto cedere lo scettro della sprint – ha affermato l’azzurro dopo la gara – ho cercato di correre al meglio, l’ho fatto ed è arrivato un argento, che è una grande soddisfazione. Potevo dire la mia ed è stato così. È stata una bellissima sfida con Klæbo, molto interessante l’avvicinamento a questa gara, che è stato differente. Pensavo che qualcun altro avrebbe potuto impensierirci, lo ha fatto Ustiugov in semifinale e ho fatto bene a stare alla larga visto che ha rischiato di far perdere la gara a Klaebo».
Quindi Chicco ha descritto la finale: «Ho attaccato dove potevo, per me sarebbe stato impensabile sorpassare Klaebo nello sprint finale. Ho visto che in semifinale non mi aveva recuperato trpppo, così ci ho provato e almeno mi sono garantito l’argento. Ambire a una medaglia qui non ere facile. La dedica? Sarò scontato, ma è per la mia Greta (Laurent, ndr). Ho impostato la tattica migliore cercando di affidarmi anche all’istinto in finale, quando le cose si mettono così tanto sul tattico, deve saltare un numero da qualche parte. Nella salita finale ho preso la prima posizione ed era quello che volevo fare. Come purtroppo è successo in questi anni Klaebo si è dimostrato più forte, io il mio Mondiale l’ho vinto due anni fa, tra due anni ce ne sarà un altro».
Chicco ha quindi ripercorso le ultime stagioni, nelle quali, come vi abbiamo già scritto, ha sempre portato a casa qualcosa di importante. «Mi sono proposto obiettivi sempre più ambiziosi anno dopo anno, ho toccato l’apice con l’argento olimpico, da quel momento in poi l’obiettivo è il mantenimento. Ho corso tanto per quattro anni cercando di spremermi fino all’osso, provando a portare a casa il risultato massimo. Ma continuando in quel modo sarebbe stata dura e allora ho trovato un modo nuovo per approcciarmi alla mia vita da sportivo, con tanta serenità, tranquillità e fiducia nei miei mezzi. Questo stato d’animo lo devo anche a chi mi sta intorno, partendo da Greta, passando dalla mia famiglia e finendo con la squadra. Questi risultati sono il modo migliore per ripagare tutti. I tifosi? Sabato scorso a Cogne ho ricevuto tanta energia, oggi si è visto in gara. Da parte loro c’è sempre tanta spinta, cerco di farli gioire sugli spalti. Il sorriso porta i risultati o i risultati portano il sorriso? La prima, non ci sono dubbi».
Fondo – Pellegrino si gode la medaglia: “Ho corso al mio meglio ed è arrivato l’argento”
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