È stata una stagione molto positiva per Francesco De Fabiani, quella in cui ha raccolto quanto seminato in passato, non soltanto negli allenamenti e i tanti sacrifici fatti, ma anche nelle difficoltà avute, nei piccoli errori commessi, perché Francesco è un ragazzo intelligentissimo, registra sempre tutto, ricorda ogni gara, tutte le scelte fatte, così soprattutto dalle gare andate male sa imparare per poi migliorarsi.
Il valdostano del Centro Sportivo Esercito, che tra poche settimane compirà 26 anni, è salito tre volte sul podio in Coppa del Mondo nel corso della stagione, ha disputato un Tour de Ski da protagonista, ha chiuso al quarto posto le finali di Coppa del Mondo in Quebec, si è piazzato settimo nella classifica generale della Coppa del Mondo e soprattutto ha vinto la sua prima medaglia mondiale, il bronzo conquistato a Seefeld nella team sprint in coppia con Federico Pellegrino.
Della stagione appena terminata De Fabiani ha parlato ai microfoni di Fondoitalia in occasione del media day della FISI, al quale ha partecipato da medagliato mondiale. Il valdostano del CS Esercito ha registrato tutto anche quest’anno, le tante cose positive e le poche negative, sa già come crescere ancora.
Di seguito un breve stralcio dell’intervista a Francesco De Fabiani, mentre in basso potrete vedere il video integrale.
«È una bella soddisfazione essere qui con la medaglia al collo. È stata la mia miglior stagione, ho ottenuto grandi risultati raggiungendo tutti gli obiettivi che mi ero posto, come la medaglia mondiale e i podi al Tour de Ski, mentre il podio a Cogne non rientrava nemmeno nei programmi iniziali. Anche il finale è stato ottimo. Sono riuscito a entrare piuttosto nettamente nella top ten della classifica generale, quindi posso dirmi totalmente soddisfatto della mia stagione. Avrei anche potuto chiudere più avanti, purtroppo sul Cermis ho perso diversi punti partendo quarto e chiudendo nono. Al mini tour di Quebec City, invece, sono stato penalizzato da una giornata sfortunata nella sprint, quando il bastone mi è rimasto impiantato nella neve e non voleva uscire, facendomi perdere i secondi necessari per qualificarmi. Così ho perso la possibilità di partire più avanti nell’inseguimento e giocarmi il podio. Dove posso migliorare? Su tante cose. Quest’anno ho creduto di più nelle sprint, ci ho lavorato e i risultati si sono visti, il podio di Cogne non è stato casuale. Per il resto devo migliorare nel passo corto da salita nelle gare in skating, dove cedo ancora troppo terreno. Il Cermis è l’emblema di questo, ma anche a Falun ho fatto due giri con un buon ritmo, poi ho dovuto arrendermi perché nelle piste con una salita lunga non rendo come in quelle più facili».
GUARDA L’INTERVISTA A DE FABIANI
VIDEO, Fondo – La soddisfazione di De Fabiani: “È stata la mia miglior stagione”

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