Andrà a processo Mati Alaver, sessantacinquenne, allenatore della nazionale estone di fondo dal 1997 al 2011. L’accusa è pesante: avrebbe indotto alcuni atleti a fare uso di doping.
Il nome di Alaver venne fatto da Karel Tammjärv, uno dei cinque atleti arrestati in occasione del Mondiale di Seefeld, in una conferenza stampa organizzata dall’atleta in Austria una volta rilasciato. Il fondista estone, che ancora non è stato squalificato, ammise subito di aver fatto uso di pratiche dopanti, affermando di essere stato consigliato da Alaver, che l’avrebbe messo in contatto con il centro medico di Erfurt.
A Seefeld per lo stesso motivo venne arrestato anche Andreas Veerpalu, mentre poche settimane dopo arrivò anche l’ammissione di un altro atleta estone, Algo Karp, che aveva sempre fatto il nome di Alaver. Per questo motivo, la presidente della Repubblica Estone, Kersti Kaljulaid, aveva tolto ad Alaver due onorificenze di stato a lui assegnate per meriti sportivi.
Ora il Procuratore Generale vuole portare Alaver a processo accusandolo di aver indotto al doping quattro atleti e ne ha fatto richiesta alla corte della Contea di Harjiu. «Abbiamo apprezzato l’ottimo lavoro di cooperazione con i colleghi di Germania e Austria – ha affermato il procuratore Taavi Pern – grazie al quale sono state prodotte delle prove importanti che ci hanno permesso di portare il caso in tribunale. Ci auguriamo che questo possa provocare ora un dibattito in Estonia sull’importanza dell’onestà nello sport e dei possibili pericoli causati dal doping. Gli atleti di alto livello devono essere un modello per tutti coloro che praticano sport, a partire dai bambini. Chi fa uso di doping mette a rischio la propria salute e vita, chi induce qualcuno a doparsi potrebbe provocargli dei danni permanenti di saluto e anche la morte».
Fondo – Mati Alaver a processo; per l’accusa ha spinto Tammjärv e Veerpalu al doping
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